Squinzi: “Con restituzione debiti P.A. fino a 250mila nuovi posti di lavoro”

Pubblicato il 20 Marzo 2013 - 16:27| Aggiornato il 24 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA  – Arriveranno i soldi che lo Stato deve alle imprese e arriveranno posti di lavoro. Tanti posti di lavoro, fino a 250mila. Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, tornando a chiedere al governo un provvedimento per il pagamento immediato delle imprese spiega: “La liquidazione dei crediti delle imprese da parte della P.A. potrebbe portare a un aumento in 5 anni di 250.000 occupati e a una crescita del Pil dell’1% per i primi 3 anni, fino ad arrivare al +1,5% nel 2018″.

Squinzi ne ha parlato proprio nel giorno successivo a quello in cui il ministro Vittorio Grilli ha raccontato di un governo pronto al decreto. Secondo Grilli il governo metterà gli enti nelle condizioni di pagare subito mentre i controlli scatteranno solo in un momento successivo. 

Una volta arrivato il sì dell’Unione Europea, è l’idea del ministro,  il governo andrà a tutta velocità. Il varo del piano dovrebbe essere previsto per i giorni successivi a Pasqua ed è prevista anche la possibilità per alcuni comuni, quelli che hanno liquidità in cassa,  di sforare il patto di stabilità. Una misura che potrebbe liberare tra i 9 e i 10 miliardi.

Per Confindustria, in ogni caso, il punto centrale resta la restituzione dei 48 miliardi di debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. Secondo una simulazione effettuata dal centro studi, infatti, oltre al significativo aumento degli investimenti nei prossimi cinque anni, pari a oltre il 13%, ”un risultato importante che ribadisce l’impegno e la fiducia nelle imprese nel Paese”, la liquidazione di questi crediti comporterebbe un aumento di circa 250.000 occupati. La restituzione determinerebbe, secondo Confindustria, un incremento del pil dell’1% (16 miliardi di euro) per i primi tre anni, fino ad arrivare all’1,5% nel 2018.

”Questi dati dimostrano – dice il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi – che l’immissione di liquidità nel sistema delle imprese innescherebbe un circolo virtuoso portatore di posti di lavoro e, quindi, maggiori consumi. Confindustria auspica che il governo in carica provveda tempestivamente ad adottare, già dal prossimo Consiglio dei ministri, tutti i provvedimenti necessari per la liquidazione di quanto spetta alle imprese, così come indicato dalla Commissione europea e chiaramente emerso dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio, che nei giorni scorsi ha manifestato la disponibilità a lavorare con la Commissione per identificare le soluzioni e avviare la liquidazione del debito nel piu’ breve tempo possibile”. I 48 miliardi chiesti sono pari a 2/3 di quanto complessivamente dovuto alle imprese a fine 2011.