Stabilità, Stefano Fassina boccia no tax area fino a 12mila€: “Troppo costoso”

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2013 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA
Stabilità, Stefano Fassina boccia no tax area fino a 12mila€: "Troppo costoso"

Il viceministro all’Economia, Stefano Fassina (Foto Lapresse)

BRUXELLES – No tax area per i redditi fino a 12 mila euro? La proposta arriva con due emendamenti alla legge di stabilità, sia dal Pd (Sangalli) che dal Pdl (Bonfrisco), ma per il viceministro all’Economia, Stefano Fassina, “è troppo presto” per parlare di intesa.Il viceministro, rispondendo ai giornalisti in una pausa del Consiglio Ecofin dedicato al bilancio europeo a Bruxelles boccia sostanzialmente l’idea: l’operazione, afferma, è “molto costosa e non è finalizzata soltanto ai redditi più bassi”. Ne beneficerebbero anche i più ricchi.

Le “poche risorse” a disposizione, osserva, “le dirotterei su quella parte di lavoratori e famiglie più in difficoltà” mentre “aumentare la no tax area vuol dire darle anche a chi ha un milione l’anno. Non mi sembra una priorità”.

“Ci sono emendamenti che offrono convergenze – aggiunge il viceministro Pd – ma mi sembra che una discussione per definire intese non vi sia”. A chi chiede se comunque sia personalmente favorevole alla proposta, Fassina replica affermando che “su questo punto il Governo ha dato al Parlamento ampia disponibilità di rivedere l’area dei beneficiari della riduzione fiscale concentrandola sui redditi più bassi”.

LE SPIAGGE NON SI VENDONO –  Da bocciare anche la proposta di vendere delle concessioni balneari per fare cassa, contenuta in uno degli emendamenti Pdl. Per Fassina “non è nell’interesse del paese”. “L’alienazione di demanio marittimo non è in linea con il programma del governo – dice – Non risolve i problemi finanziari, perché le risorse andrebbero prevalentemente a riduzione del debito quindi non possono essere utilizzate per ridurre le tasse su lavoro, imprese o casa. Non credo sia nell’ interesse del paese oggi alienare parti di demanio marittimo”.

IMU, DISCORSO CHIUSO –  Anche se restano difficoltà per finanziare la cassa integrazione in deroga, il compromesso raggiunto per evitare il pagamento della seconda rata dell’Imu “va rispettato” perchè raggiunto da un governo di coalizione e tutta la questione è “un capitolo chiuso”. A chi chiede come si concilino le difficoltà per la cassa integrazione ed il mantenimento della decisione sull’Imu, Fassina risponde facendo osservare che “sono due problemi diversi”.

“Mercoledì scorso i ministri dell’Economia e del Lavoro hanno firmato un decreto che sblocca 500 milioni per la Cassa in deroga – ha spiegato Fassina- Vedremo se saranno sufficienti o meno, ma sono 500 milioni che vanno a persone che hanno un drammatico bisogno di risorse”.

“Aspetto diverso è quello dell’Imu e della seconda rata. Chiaramente alcuni di noi avevano posizioni diverse. E’ stata fatta una scelta e credo che quella scelta vada confermata – aggiunge Fassina – Il governo ha individuato la soluzione per coprire la seconda rata dell’Imu, quindi considero quello un capitolo chiuso. Certamente si poteva affrontare diversamente, ma siamo un governo di compromesso e quello è stato un punto sul quale abbiamo trovato un compromesso che va rispettato”.