Statali, mobilità obbligatoria: c’è scritto nella spending review

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Febbraio 2014 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA
Statali: mobilità obbligatoria, ma su base regionale

Carlo Cottarelli (Foto LaPresse)

ROMA – Se non ci sono richieste di trasferimento tra i dipendenti statali, allora scatterà la mobilità obbligatoria per coprire i vuoti di organico. Il trasferimento obbligatorio sarà comunque su base regionale. Questa la misura prevista da Carlo Cottarelli, incaricato di redigere i dossier per la spending review. Cottarelli ha individuato 25 task force e previsto risparmi tra i 15 e i 20 miliardi di euro entro il 2016.

Marco Rogari sul Sole 24 Ore spiega:

“Cottarelli ha già individuato le aree dove ricavare i risparmi necessari per cominciare a ridurre le tasse sulle imprese e sul lavoro”.

I risparmi erano già noti al governo Letta:

“erano servite allo stesso Letta per indicare nel suo documento programmatico “Impegno Italia” i risparmi prudenziali attesi dalla “spending” nel biennio 2014-2015, quantificati nel complesso in 16,6 miliardi, 13 dei quali da destinare prioritariamente alla riduzione del cuneo fiscale. A questi 16,6 miliardi andrebbero però aggiunti altri 488,4 milioni già nel corso di quest’anno per coprire il mancato taglio delle detrazioni fiscali. Si arriva quindi quasi a quota 17,1 miliardi e si potrebbe salire a quasi 17,9 miliardi per coprire la mancata potatura delle detrazioni fiscali anche nel 2015 (quasi 800 milioni). Si tratterebbe di tagli già superiori a 1 punto di Pil. Ma la ricetta prospettata per grandi linee da Cottarelli a Letta, che ora il commissario straordinario è pronto a sottoporre a Renzi, prevederebbe un intervento più massiccio, con tagli selettivi per almeno 5 miliardi nel 2014 e non meno di 15 nel 2015. In tutto 20 miliardi nel biennio”.

Tra le proposte di Cottarelli per la spending review ci sono anche misure per la mobilità degli statali:

“dal tavolo sul pubblico impiego sono arrivati suggerimenti sulla possibilità di rafforzare gli attuali strumenti che regolano la mobilità senza ricorrere a un dispositivo nuovo di zecca. In altre parole in caso di vuoti d’organico se risultasse impossibile percorrere la strada della mobilità volontaria per mancanza di richieste, che rimarrebbe prioritaria, scatterebbe automaticamente la mobilità obbligatoria (su base regionale come già previsto). A gestire il “traffico” sarebbe una nuova cabina di regia in cui sarebbero presenti ministero dell’Economia e l’attuale ministero della Pa”.