Stefano De Martino e Cecilia Rodriguez indagati da Antitrust: sospetti sui post legati a Bat

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Maggio 2021 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA
Stefano De Martino e Cecilia Rodriguez indagati da Antitrust: sospetti sui post legati a Bat

Stefano De Martino e Cecilia Rodriguez indagati da Antitrust: sospetti sui post legati a Bat (nella foto d’archivio Ansa, Stefano De Martino)

Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala nel mirino dell’Antitrust. Il sospetto sui tre è che possano aver promosso una serie di interazioni sui social per promuovere un prodotto dell’azienda Bat. In particolare Glo Hyper, un dispositivo per il tabacco riscaldato.

Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala: il sospetto dell’Antitrust

L’Antitrust contesta la diffusione sul profilo Instagram dei personaggi, legati da un rapporto commerciale con BAT, di post contenenti l’invito ai follower a pubblicare contenuti con tag e hashtag collegati alla campagna pubblicitaria del prodotto Glo Hyper

L’esortazione di De Martino, Rodriguez e Sala, spiega l’Autorità in una nota, “appare volta a moltiplicare su Instagram i post che rinviano al marchio Glo Hyper, in modo da promuovere la visibilità del dispositivo, coerentemente al rapporto commerciale che lega gli influencer al titolare del marchio.

L’effetto pubblicitario ottenuto dai professionisti – e derivante dai tag al marchio e dagli hashtag – non è tuttavia riconoscibile nella sua natura commerciale perché non sono presenti avvertenze grafiche o testuali che consentano di identificarne la finalità promozionale”.

L’Antitrust contro la pubblicità occulta sui social media

Giovedì 27 maggio, prosegue la nota, sono stati eseguiti accertamenti ispettivi nella sede di Bat con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. L’intervento si inserisce nell’ambito di un filone di indagine che, seguendo le evoluzioni delle tecniche di marketing adottate sui social media, punta a colpire le comunicazioni apparentemente neutrali e disinteressate ma in realtà strumentali a promuovere un prodotto e, come tali, in grado di influenzare le scelte del consumatore.

L’Autorità sottolinea di aver più volte ricordato – nei precedenti interventi istruttori e di moral suasion relativi a varie forme di pubblicità occulta sui social media – che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile ed ha stabilito che il divieto generale di pubblicità occulta ha portata generale e deve perciò essere applicato anche alle comunicazioni diffuse dagli influencer tramite social network.

Bat Italia risponde alle accuse dell’Antitrust

Bat Italia è convinta della correttezza del proprio operato ed è fiduciosa che l’esito dell’istruttoria dell’Antitrust ne confermi la legittimità. Così la società commenta la decisione di avviare un procedimento da parte dell’Agcm su una presunta pubblicità occulta in occasione di una campagna del luglio 2020.

Per Bat i meccanismi di sponsorizzazione utilizzati tramite gli influencer erano nuovi e non contemplati dalle linee guida dell’authority.

“Nello specifico – sostiene Bat – la contestazione mossa dall’autorità non fa riferimento all’uso improprio sui social di foto, video, commenti da parte degli influencer a sostegno dei suoi prodotti, né d’aver celato il rapporto di sponsorizzazione che la legava agli influencer ma attiene ad una fattispecie nuova e non contemplata dalle linee guida dell’Agcm ossia la circostanza che i follower maggiorenni erano stimolati dall’influencer a postare una foto che rappresentasse le passioni della loro vita taggando anche il nome di Glo”.

“A tal fine – prosegue la nota – Bat Italia ha collaborato e continuerà a collaborare con l’Autorità mettendo a disposizione tutti i materiali richiesti mostrando come ogni azione messa in campo rispetti le indicazioni fornite dall’Autorità in Italia oltre che essere coerente con i rigidi International Marketing Principles che si è autonomamente data”.