Camusso: “L’aticolo 18 è indispensabile”

Pubblicato il 19 Dicembre 2011 - 12:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’art. 18 dello Statuto dei lavoratori rappresenta ”una norma di civilta’ che impedisce le discriminazioni ed esercita’ una forma di deterrenza per tutti. Un paese democratico e vivile non puo’ rinunciarvi”. Cosi’ il segretario generala Cgil Susanna Camusso a Sky TG24, dopo la riapertura sull’art.18 da parte del ministro del Lavoro Elsa Fornero.

”Lo dico con brutalita’ – ha aggiunto la Camusso oggi a Montecitorio in occasione del presidio sindacale nel giorno dello sciopero del pubblico impiego – Bisognerebbe scendere dalla cattedre e misurarsi con i problemi del Paese reale, fatto di tanti senza lavoro, di cassa integrazione e di giovani precari che non hanno continuita’ di reddito”.

Camusso ha ribadito che ”questa manovra e’ iniqua perche’ in prevalenza punta sul carico fiscale, sui lavoratori e sui pensionati. Inoltre, non c’e alcun intervento su chi ha di piu’ e poi e’ troppo timida sul terreno dell’evasione. Anzi, si determinano dei drammi sull persone, allungandogli la vita lavorativa”. ”Occorre una redistribuzione degli ammortizzatori sociali per garantire il reddito delle persone in un momento di aumento della disoccupazione”, ha aggiunto.

Infine, sulla opportunita’ di scioperare in questo fase di crisi economica, la Camusso ha affermato che ”gli scioperi le e manifestazioni sono ancora strumenti validi. Sono la dimostrazione di cosa pensa il mondo del lavoro. Lo sciopero e’ un sacrificio doloroso per tutti, lavoratori e imprese, un danno per lo Stato e quindi tutti dovrebbero avere interesse a risolvere i problemi”.