Svizzera smentisce Berlusconi: “Niente accordo fiscale”. E i soldi per l’Imu?

Pubblicato il 22 Febbraio 2013 - 14:32| Aggiornato il 26 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Niente accordo fiscale Italia-Svizzera, almeno per ora. Niente soldi che Berlusconi voleva investire per restituire l’Imu. Berlusconi in campagna elettorale ha promesso più volte che i soldi per restituire l’Imu (cioè 4 miliardi) li avrebbe trovati tassando i capitali italiani custoditi dalle banche svizzere. Ora il ministro delle finanze svizzero dice: “Accordo impossibile entro le elezioni”. Tradotto: non è una cosa immediata, entrerà in vigore “almeno nel 2015”. Tra le righe: i 3 mesi promessi da Berlusconi per la restituzione saranno molti di più.

Eveline Widmer-Schlumpf, ministro delle finanze del governo svizzero, ha infatti detto: “A causa del periodo elettorale in Italia, considerata l’incertezza sull’esito del voto, al momento è difficile prevedere quando si concluderà il negoziato, iniziato con il Governo Monti“.

Per poi aggiungere: anche se troviamo l’accordo subito dopo le elezioni, non potrà essere operativo prima di gennaio 2015. Non serve un matematico per capire che è ben oltre il limite di 3 mesi entro cui Berlusconi, secondo promessa elettorale, avrebbe restituito agli italiani i soldi dell’Imu.

In realtà l’accordo fiscale tra Italia e Svizzera è molto più complesso rispetto a quanto vogliano far credere: infatti difficilmente la Svizzera potrà accettare di applicare le aliquote fiscali che vengono applicate negli altri Paesi europei. E soprattutto difficilmente potrebbe rinunciare all’anonimato: e se dovesse tassare i soldi dei clienti italiani che hanno conti in Svizzera dovrebbe perlomeno tracciare questi clienti.