Retromarcia sulle pensioni: “sforbiciate” solo quelle sopra i 2.337 euro

Pubblicato il 7 Luglio 2011 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo fa retromarcia sulle pensioni: studia un emendamento che prevede i “tagli” solo per quelle superiori ai 2.337 euro. Per tutte le altre, invece, la rivalutazione sulla base dell’inflazione sarà al 100%. In questo modo si placheranno le ira della Lega, non si andranno a toccare le pensioni medio basse e lo Stato recupererà, secondo le stime, circa un milione di euro tra il 2012 e il 2013 (meno dei 2,7 miliardi che si recupererebbero con le norme introdotte dalla Manovra). Certo c’è da vedere cosa ne penseranno i sindacati, visto che una pensione da 2000 euro lordi al mese non si può certo definire “alta”.

Ad ogni modo i tecnici del ministero dell’Economia e del Welfare stanno lavorando a una “soluzione Prodi”. Anche per una pensione da 10 mila euro al mese, il testo attuale prevede che la rivalutazione sia del 100% per i primi 1.402 euro, al 45% la parte di pensione compresa tra 1.402 e 2.337 al 45%, e nulla per la quota eccedente. Con l’emendamento allo studio, invece, tutti gli assegni superiori a cinque volte il minimo, nei prossimi due anni, rimarrebbero invariati al livello attuale, senza recuperare la perdita del potere d’acquisto.