Taglio dei bonus fiscali: “salve” famiglia e lavoro, scure su casa e imprese

Pubblicato il 1 Agosto 2011 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dalla scure sui bonus fiscali si salverà la famiglia e il lavoro ma la parte più pesante dei tagli si abbatterà su casa e imprese. Con un possibile ritorno dell’Ici sulla prima casa. La Manovra ha stabilito che se la riforma fiscale (che deve modificare le agevolazioni fiscali) non verrà approvata entro il 2012, dal 2013 ci sarà una riduzione lineare di tutti i bonus fiscali, che oggi sono 483 e costano 164,6 miliardi all’anno. Nel frattempo gli esperti del tavolo tecnico hanno già individuato 72 miliardi di agevolazioni blindate, che – per un motivo o per l’altro – governo e parlamento non potranno cancellare. Tra queste ci sono appunto le detrazioni per operai, impiegati e pensionati (valore 37,7 miliardi all’anno), le detrazioni per i familiari a carico, quelle sui contributi previdenziali e il Tfr.

I tecnici stanno ora classificando i bonus fiscali per importanza. Quelli “irrinunciabili” non possono essere tagliati (e rientrano in quei 72 mila euro di bonus blindati), quelli “meno tutelati” saranno invece i bonus fiscali più “tagliabili”. Tra questi ci sono soprattutto quelli sulla casa: verrebbero sforbiciati l’esenzione Ici sulla prima casa (che è stata introdotta proprio da questo governo Berlusconi), la deduzione Irpef sulla prima casa, la detrazione sugli interessi per i mutui, la deduzione sul canone di locazione, i bonus gemelli su ristrutturazioni e risparmio energetico, nonché la cedolare secca sugli affitti. E inoltre potrebbe essere tagliata anche la detrazione per le spese mediche. Non va molto meglio neppure alle imprese che potrebbero vedersi ridurre la detassazione dei premi di produttività, appena rifinanziata per il 2012, il cuneo fiscale, le rendite finanziarie.