Tasi e Imu, la spuntano i Comuni: Governo pronto a rimborsare un miliardo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2014 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA
Tasi e Imu, la spuntano i Comuni: Governo pronto a rimborsare un miliardo

Tasi e Imu, la spuntano i Comuni: Governo pronto a rimborsare un miliardo

ROMA – Il governo lo ammette: i Comuni avevano fatto bene i conti e nel passaggio da Imu a Tasi, col nuovo regime fiscale, ci rimettono circa un miliardo. Cifra che ora il governo si impegna a trovare.

Intesa invece praticamente fatta per quanto riguarda la copertura delle detrazioni: a dirlo è il presidente dell’Anci, Piero Fassino, al termine dell’incontro con il governo che si è svolto nel pomeriggio del 22 gennaio al ministero dell’Economia.

“I Comuni sono soddisfatti per l’andamento dell’incontro – ha spiegato Fassino – che è stato concreto e a questo punto la parola finale in merito ad una possibile intesa la troveremo il giorno 28 gennaio in un incontro che speriamo possa essere conclusivo”.

Fino a quel giorno, ha reso noto il leader dei sindaci, lavoreranno ad un tavolo tecnico comune gli sherpa del ministero e gli omologhi dell’associazione dei Comuni.

Il governo, ha spiegato ancora Fassino, ha giudicato fondate le nostre richieste sul minor gettito dal passaggio da Imu a Iuc e si è detto disponibile ad assegnare ai Comuni una parte degli immobili della categoria D, senza una modifica delle aliquote.

“La proposta è stata accettata e ora l’esecutivo ha avviato una verifica contabile per valutare esattamente l’ammontare del gettito”, che dovrebbe essere pari a circa 4,3 miliardi di euro. Una parte di queste risorse dovrebbe quindi andare a compensare l’ammanco da un miliardo di euro che secondo i sindaci sarebbe stato provocato nel passaggio da Tasi a Imu.

In merito alle detrazioni per le famiglie meno abbienti, capitolo per il quale il governo ha già stanziato 500 milioni di euro, si va verso la definizione di una aliquota aggiuntiva tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille che potrà essere applicata sulla prima e la seconda casa e facendo però attenzione a non superare il tetto massimo complessivo dello 0,8 per mille.