Tasse arretrate, debiti col fisco? Proroga per chi non paga

di Edoardo Greco
Pubblicato il 22 Settembre 2015 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA
Tasse arretrate, debiti col fisco? Proroga per chi non paga

© Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Tasse: proroga a chi non è riuscito a pagare i debiti. Chi negli ultimi due anni non è riuscito a pagare le rate dei suoi debiti con il fisco potrà chiedere una proroga, un nuovo piano di rate per finire di pagare gli arretrati. È la novità più importante contenuta nel “pacchetto” di cinque decreti sulla delega fiscale che il governo Renzi ha approvato oggi, 22 settembre 2015. Nella delega fiscale ci saranno anche le nuove misure per la riscossione.

I cinque decreti riguardano interpello e contenzioso tributario, organizzazione delle agenzie fiscali, revisione del sistema delle sanzioni, stima e monitoraggio dell’evasione fiscale e monitoraggio e riordino degli sconti fiscali, e riscossione.

“La principale novità che è stata introdotta” si spiega nel comunicato, riguarda appunto la riscossione: “Per venire incontro alle esigenze dei contribuenti in difficoltà con il pagamento dei debiti fiscali, accogliendo la richiesta contenuta nel parere della Commissione Finanze della Camera dei deputati, viene prevista la possibilità di accedere ad una ulteriore rateizzazione ai soggetti che non sono stati in grado di completare il pagamento di piani precedenti di rateizzazione”.

In particolare, “la nuova disposizione stabilisce che le somme non ancora versate, oggetto di piani di rateazione da cui i contribuenti siano decaduti nei 24 mesi antecedenti l’entrata in vigore del decreto, possono su richiesta degli stessi contribuenti, da presentare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, essere oggetto di un nuovo piano di rateazione, ripartito fino a un massimo di 72 rate mensili. Dal piano di rateazione si decade per il mancato pagamento di sole due rate”.

Con il via libera di oggi, si legge nel comunicato finale del Cdm, “si completa il pacchetto dei provvedimenti attuativi della riforma fiscale volta ad introdurre maggiore equità e trasparenza nel sistema e a favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese. I testi approvati oggi, sostanzialmente invariati nei contenuti rispetto a quelli approvati dal Consiglio dei Ministri del 4 settembre 2015, tengono conto di alcune delle richieste presenti negli ultimi pareri delle Commissioni parlamentari”.