Tasse, se non paghi oggi: Tasi no sanzioni. Irpef +0,4%. Imu 0,2% al giorno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2014 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA
Tasse, se non paghi oggi: Tasi no sanzioni. Irpef +0,4%. Imu 0,2% al giorno

Tasse, se non paghi oggi: Tasi no sanzioni. Irpef +0,4%. Imu 0,2% al giorno

ROMA – Tasse, se non paghi oggi: Tasi no sanzioni. Irpef +0,4%. Imu 0,2% al giorno. All’ingorgo tributario del 16 giugno (Irpef, Imu e Tasi) ci si può accostare senza troppi patemi nel caso non si riuscisse a rispettare la scadenza o compilare adeguatamente e senza errori i bollettini dedicati. Comunque, per l’ultima nata, la Tasi, non c’è da temere proprio nulla, visto il ritardo dei Comuni nelle delibere e il poco tempo concesso ai contribuenti per capire quanto e come devono pagare.

Tasi, zero sanzioni. Il Governo ha preso l’impegno di garantire l’impunità, diciamo così, a chi paga in ritardo o sbaglia i calcoli pagando di meno: non verranno applicate sanzioni per la prima rata del 16 giugno.

Irpef, modello Unico: 0,4% entro 30 giorni. Il modello Unico per la dichiarazione dei redditi (a parte chi è soggetto agli studi di settore, scadenza 7 luglio) andrebbe presentato entro oggi. Se, per i motivi più vari, non si è fatto in tempo, è prevista la possibilità di pagare entro 30 giorni (dal 17 giugno al 16 luglio) con lo 0,4% di maggiorazione. Per cui parliamo di 4 euro di maggiorazione ogni mille dovuti.

Imu. Non sono previsti tempi supplementari (come i 30 giorni di Unico). Chi ritarda è chiamato a un “ravvedimento” spontaneo, che gli consente, fino al 30 giugno, di spuntare una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo (oltre agli interessi calcolati al tasso annuo dell’1%). Su mille euro dovuti, dopo 10 giorni di ritardi (27 giugno) la maggiorazione è di 20 euro (0,2% x 10 giorni= 2%). Se il pagamento viene effettuato dal primo al 16 luglio,la sanzione è dello 0,3%, più gli interessi.

Imu, Tasi, Irpef, oltre un mese di ritardoPassati i 30 giorni, per tutte le imposte, locali e statali (come Irpef, Irap, Iva, cedolare) la sanzione sale al 3,75%.