Tassi Bce. 150 euro l’anno risparmiati sui mutui. Poco, ma è un inizio

di Warsamé Dini Casali
Pubblicato il 4 Novembre 2011 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Con il taglio dei tassi deciso da Mario Draghi, cosa cambia per le famiglie, per le imprese, per l’Italia? Con i nuovi tassi su un prestito ventennale da 100 mila euro se ne possono risparmiare 150 l’anno. Come si vede, a breve termine, purtroppo, l’impatto della decisione sul portafogli degli italiani sarà molto graduale. Tuttavia, “era importante in questa spirale devastante, dare un segnale in controtendenza”, spiega l’economista della Bocconi Fabrizio Onida. La realtà, amara, è che l’effetto di questa scelta sia benefico, per ora, solo per le economie già forti del nord Europa. Per i paesi in grave difficoltà, noi tra questi, resta il problema di come le banche riescono a finanziarsi. Permanendo il clima di sfiducia gli istituti di credito continuano a non prestarsi soldi e faticano a trovare finanziamenti sul mercato a tassi convenienti.

Comunque, una boccata d’ossigeno ci sarà per chi accende un mutuo, a tasso variabile (a tasso fisso ovviamente non varia) indicizzato alla Bce. Il problema è che la maggior parte dei mutui italiani è indicizzato all’Euribor (cioè il tasso interbancario) per cui gli effetti si sentiranno nel lungo periodo. Stefano Rossini di Mutui-Supermarket.it ha calcolato che “il taglio dovrebbe portare a una ripresa della domanda di mutui a tasso variabile (scesa dal  68% del terzo trimestre al 64% nel quarto) complice una forte riduzione dei tassi di riferimento Irs: quello a 20 anni tra luglio e ottobre è diminuito di oltre 80 punti base, passando dal 3,67% al 2,83%”.

Quindi, una famiglia che ha un mutuo a tasso variabile di 100 mila euro a 20 anni in corso di ammortamento, con la riduzione del tasso Bce, risparmierà circa 13 euro sulla rata mensile, poco più di 150 euro all’anno. E’ poco e soprattutto non è nemmeno sicuro. Tutto dipende dal costo del credito per le banche, ancora troppo alto. In questo momento è già un miracolo che una banca conceda un prestito. L’aggiornamento dei listini/ prodotto di questi giorni è sempre tarato verso l’alto, di almeno un punto percentuale, in alcuni casi di due. Vuol dire che su un mutuo di 100 mila euro gli interessi possono aumentare tra i 600 e i 1200 euro l’anno. Le banche applicano uno spread (una differenza) a volte del 3,5/3,6 % contro il 2 % di sei mesi fa.