Spostarsi costa caro: prendi il taxi? Paghi il 4% in più. Bus? Rincari del 4,8%

Pubblicato il 16 Luglio 2012 - 08:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Taxi, bus e trasporti su, computer e tablet giù. Con l‘inflazione che raggiunge il 3,3% nel mese di giugno nei vari settori dell’economia sono stati registrati nuovi prezzi e listini. E nell’economia italiana c’è chi “sale” e chi “scende”. I dati Istat parlano chiaro. I listini dei taxi sono aumentati su base annua al 4,3% ai trasferimenti di proprietà dell’auto che registrano un’impennata del 57,8%. Ribasso del 7,9% per i computer, mentre tablet, palmari e affini scendono del 7%. Mentre i biglietti di bus e treni registrano aumenti, come ad esempio a Roma dove il biglietto per bus e metro è schizzato da 1 euro a 1,50.

In particolare, il capitolo mezzi e servizi di trasporto mostra variazioni sensibili. Infatti il rallentamento della corsa dei carburanti non è l’unica novità che interessa il comparto: il trasporto passeggeri sulle auto bianche dopo avere mostrato per alcuni mesi rialzi annui intorno al 2% segna uno scatto che porta le tariffe a superare il 4%.

Di certo a colpire maggiormente è il boom registrato per i trasferimenti di proprietà relativi alle automobili su cui dovrebbe pesare l’aumento dell’Ipt scattato l’autunno scorso: è da quel periodo che la voce ha fatto il balzo e continua a macinare rialzi, che raggiungono una crescita tendenziale massima proprio nell’ultimo mese.

Intanto sono saliti anche i prezzi di parchimetri e pedaggi (+4,8%) e si mantengono anche alti i rincari delle assicurazioni sui mezzi di trasporto (+4,7%). Non sfugge dai rincari anche chi si sposta su mezzi pubblici: i biglietti per il trasporto extraurbano passeggeri su autobus segnano un rialzo del 6,4%.

Tuttavia c’è anche qualche buona notizia per i portafogli degli italiani, con alcuni prodotti diventati a giugno più convenienti: oltre a pc e tablet registrano un calo dei prezzi anche i prodotti farmaceutici (-3,8%). Inoltre continua a scendere il costo dei cellulare, con i cosiddetti apparecchi per la telefonia mobile in diminuzione del 15,5%.