MILANO – Telecom Italia ripiomba sui minimi dal 1997. Dopo un paio di sedute di rimbalzo torna a perdere quota e arriva a cedere il 5% a 6,65 euro. Secondo alcuni operatori pesa la prossima uscita dall’indice di riferimento europeo Eurostoxx 50 (da lunedì 18).
Nell’ultimo mese il titolo ha perso oltre il 17% e nel raffronto a un anno ha lasciato sul terreno oltre il 28% del suo valore. La seduta è debole per tutte le tlc in Europa (Dj Stoxx -0,3%) dopo l’annuncio di France Telecom di un taglio al dividendo. E la Consob, come sempre quando ci sono scostamenti di rilievo, ha in corso un attento monitoraggio sul titolo. Lo si apprende da fonti della Commissione. Quelli di Consob sono per ora accertamenti preliminari e di routine, un’analisi dell’operatività sul titolo per valutare se gli scambi sono concentrati o diffusi.
A prima vista non sembrano esserci elementi anomali, tutto sembra coerente con i recenti avvenimenti e annunci. In primis gli analisti citano un motivo tecnico del nuovo scivolone odierno, la prossima uscita di Telecom dall’indice di riferimento europeo Eurostoxx 50 che induce i fondi a riposizionarsi. Nell’ultimo mese il titolo ha perso oltre il 17% e nel raffronto a un anno ha lasciato sul terreno oltre il 28% del suo valore. Alcuni analisti ricordano la vicenda Metroweb, con l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti come finanziatore di un progetto per la rete in concorrenza con quella del gruppo. In un’intervista il presidente della compagnia telefonica Franco Bernabè ha recentemente affrontato il tema della possibile concorrenza della CdP.
”Mi chiedo se per lo Stato sia opportuno fare concorrenza all’operatore privato nelle aree dove è facile disinteressarsi delle aree difficili, o se invece non sia meglio unire le risorse di Telecom e della Cdp per garantire a tutti un’infrastruttura essenziale” ha dichiarato Bernabe’. Il presidente esecutivo di Telecom rispondendo alla domanda su un ipotetico rischio Opa ha inoltre risposto: ”A questi prezzi e con una cassa di nuovo cospicua Telecom può diventare un bersaglio goloso. Nel 2007 America Movil di Carlos Slim l’avrebbe volentieri pagata molto di piu’…”. Ma in pochi in Borsa hanno scomesso su una scalata. Il contesto per Telecom non e’ certo favorevole e – viene ricordato – dopo il recente rifinanziamento di Telco le azioni ordinarie date a pegno alle banche finanziatrici sono 1,73 milioni, pari al 12,9% del gruppo tlc. Non ci sarebbero ‘covenant’ a rischio ma secondo i piccoli azionisti di Asati – che spingono per un accordo con la Cdp sulla rete – anche i nuovi valori di escussione stimabili intorno a 0,60 euro sarebbero tra i motivi delle tensioni in Borsa.