Telecom, il Governo si muove per evitare i 3700 esuberi

Pubblicato il 11 Luglio 2010 - 21:45 OLTRE 6 MESI FA

Il governo si muove sulla vertenza Telecom Italia. Il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, di concerto con il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha deciso di convocare i vertici dell’azienda entro la prossima settimana, per vederci chiaro sulle strategie industriali del gruppo telefonico che ha previsto, nel piano triennale 2010-2012, oltre 6.800 esuberi, di cui 3.700 entro giugno 2011 e il cui iter partira’ domani. L’obiettivo della convocazione, recita il comunicato del ministero, e’ di ”discutere ed approfondire le tematiche e le strategie industriali che sembrano prevedere un ridimensionamento dell’attuale forza lavoro”.

Romani e Sacconi, insomma, intendono verificare prima di tutto il piano del gruppo telefonico a monte, senza affrontare immediatamente il nodo dei licenziamenti, soprattutto alla luce delle nuove sfide che si profilano nel campo delle telecomunicazioni: ”Mai come in questa fase – osserva infatti il ministero – e’ necessario procedere con la massima cautela rispetto agli snodi che riguardano l’industria delle telecomunicazioni italiana; settore strategico sul quale il Governo italiano ha deciso di focalizzare la propria attenzione ritenendolo elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo del Paese”.

Romani ricorda in particolare la convocazione, due settimane fa, del tavolo sulle reti di nuova generazione, il cui prossimo appuntamento, con tutti gli amministratori delegati, e’ gia’ fissato per il 19 luglio, mentre per martedi’ prossimo e’ in programma una nuova riunione tecnica. Tra un appuntamento e l’altro, quindi, i vertici del gruppo si presenteranno al ministero per una convocazione che, per il momento, riguarda solo l’azienda e non i sindacati, che invece vogliono essere della partita.

”Tutto cio’ che permette di discutere del futuro industriale di Telecom e quindi della capacita’ di un’azienda strategica per il Paese e’ utile non solo per i lavoratori interessati, ma per l’intera comunita”’, commenta il segretario nazionale di Slc-Cgil, Alessandro Genovesi, che pero’ aggiunge: ”Ovviamente, a seguito della richiesta che tanto le tre categorie, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, quanto le tre confederazioni congiuntamente avevano avanzato per un incontro a Palazzo Chigi, ci auguriamo che il governo voglia coinvolgere anche i sindacati”. L’opposizione, con Vincenzo Vita del Pd, parla di ”vicenda gravissima”: ”Infatti – sottolinea – l’azienda e’ in utile e in una fase di crisi del Paese, se neppure un settore che malgrado tutto regge riesce a evitare di intaccare i livelli occupazionali, vuol dire che siamo a un punto drammatico. E’ augurabile che Franco Bernabe’ ci ripensi”.