Terremoto L’Aquila, Ue rivuole i soldi delle tasse sospese. “Rischio chiusura per decine di aziende”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2017 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
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Terremoto L’Aquila, Ue rivuole le tasse sospese. “Rischio chiusura per decine di aziende” (Foto Ansa)

L’AQUILA – Le agevolazioni fiscali dopo il terremoto dell’Aquila? Per l’Unione europea sono “aiuti di Stato”. E così adesso 120 imprese rischiano di dover restituire tutte le tasse sospese dopo il sisma del 2009. Un tesoretto da 15 milioni di euro. Che potrebbe portare alla chiusura di decine di aziende.

Bruxelles, che nell’ottobre del 2012 ha formalmente aperto una procedura di infrazione nei confronti del governo, ha nominato un commissario che avrà il compito di valutare la posizione delle singole aziende che hanno usufruito delle agevolazioni fiscali e richiedere, nel caso, la restituzione di parte delle tasse sospese, spiega Monica Pelliccione sul quotidiano Il Centro: 

Il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha convocato in tutta fretta il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e i sindaci del cratere, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e i responsabili della Camera di commercio dell’Aquila, che ha seguito tecnicamente il procedimento. La parola d’ordine è: «Limitare i danni».

Quel che il vice governatore vuole scongiurare è la restituzione delle tasse, che potrebbe portare alla chiusura di decine di imprese, sottolinea il quotidiano.

Decine e decine le riunioni convocate, nei mesi scorsi, dalla Regione, che ha supportato politicamente il percorso di salvaguardia delle aziende a rischio restituzione. L’aspetto tecnico, con il ricorso al Tar contro il provvedimento sanzionatorio, è stato invece curato dalla Camera di commercio in collaborazione con l’Ordine dei commercialisti.