Tra Stati Uniti e Cina esplode la guerra degli pneumatici. Dazi americani per le prossime importazioni

Pubblicato il 12 Settembre 2009 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA

Si combatterà sugli pneumatici la nuova battaglia nella guerra commerciale tra gli Usa e la Cina, dopo la decisione annunciata da Washington di imporre pesanti, ulteriori dazi sulle importazioni dei copertoni fabbricati oltre la Grande Muraglia.

Una mossa che ha provocato le furie di Pechino, secondo cui si tratta di un abuso protezionistico che produrrà ripercussioni negative in vista del prossimo G20 di Pittsburgh, con effetti deleteri sulla ripresa globale. Il caso è esploso con l’annuncio della Casa Bianca di “porre rimedio all’evidente disgregazione della industria degli pneumatici Usa” determinata dai prodotti a minor costo provenienti dalla Cina.

La misura difensiva consisterà in una pesante imposizione doganale, del 35% nel primo anno, del 30% il secondo e 25% per il terzo anno. Si tratta di un dazio che si sommerà all’attuale, limitato al 4%. Dietro la mossa dell’amministrazione Obama c’è la preoccupazione per l’andamento del settore industriale nazionale e c’è anche la rivendicazione dell’organizzazione sindacale metalmeccanica: le importazioni di pneumatici sono triplicate dal 2004, con gli inevitabili effetti di chiusura di fabbriche americane e con la perdita di 5.100 posti di lavoro.

La Usw (United Steelworkers) ha festeggiato la decisione di Obama immediatamente: «Per troppo tempo i lavoratori di questo paese – ha affermato il presidente della Usw International, Leo Gerard – sono stati vittimizzati a causa delle cattive politiche commerciali e dell’inerzia del governo».

Non s’è fatta aspettare la reazione della Cina che condanna con fermezza questo grave atto di protezionismo commerciale da parte degli Stati Uniti come ha affermato Yao Jian, portavoce del Ministero del Commercio della Repubblica Popolare. «Questo passo non viola solo le regole della World Trade Organisation, ma contrasta anche – ha aggiunto Yao in un comunicato ufficiale – con gli impegni attinenti assunti dal governo Usa nel G20».

La Cina non manca di fare una esplicita minaccia: la decisione di Washington potrebbe, ha sottolineato il portavoce governativo, «innestare una reazione a catena di misure commerciali protezionistiche che potrebbero rallentare il passo attuale della ripresa nell’economia mondiale».

Stando all’annuncio della Casa Bianca, i nuovi dazi avranno effetto dal prossimo 26 settembre.Nel 2008 le esportazioni degli pneumatici dalla Cina agli Usa sono cresciute del 2,2% sull’anno precedente e nella prima metà di quest’anno sono calate del 16% sotto il profilo tendenziale, ha rilevato Yao motivando la condanna del passo americano: «La Cina – ha concluso – si riserva l’esercizio di tutti i suoi legittimi diritti, compreso un ricorso alla Wto».

.