Tra voi e la banca arriva l’arbitro: decide in 165 giorni, costa 20 euro, chi non ci sta paga pegno, lo trovi sul web
Qualcosa non vi torna nei vostri conti con la banca? Bene, anzi male. Ma d’ora in poi dovrebbe esserci un giudice, anzi un arbitro. Un arbitro obbligato a decidere entro 165 giorni e che a chiamarlo in causa vi costerà solo 20 euro. Un arbitro a cui sia voi che le banche dovrete obbedire. L’arbitro lo ha voluto la Banca d’Italia. Andate sul web, indirizzo www.arbitrobancariofinanziario.it e scaricate i moduli. Li gestirà una segreteria tecnica organizzata da Bankitalia. L’arbitro sarà un collegio con esperti indipendenti, rappresentanti di Confindustria, banche e consumatori.
Se scatta davvero, l’arbitro migliorerà la vita, almeno quella parte della vita spesa a inseguire e a controllare ciò che fa la vostra banca. L’arbitro sarà “terzo”, cioè non da una parte e neanche dall’altra. L’arbitro darà “verdetto” e chi non ci sta paga pegno. Molto meglio di lunghe discussioni e litigate o peggio di una causa che non arriva mai alla fine. Insomma, una botta di civiltà. L’unico dubbio: dopo che il Consiglio dei ministri avrà varato il provvedimento, banche e cittadini si adegueranno? Funzionerà da subito o sarà un altro splendido annuncio ritardato, contrastato, insabbiato dalle cattive abitudini dure a morire?