Trani indaga sui trader: tra i testimoni Tarpley e il Nobel Krugman

Pubblicato il 30 Gennaio 2012 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

TRANI – La procura di Trani indaga sul sistema elettronico di contrattazione usato da chi specula in Borsa. Tra i testimoni anche il premio Nobel all’economia Paul Krugman ed il giornalista economico americano Webster Tarpley. Il pm Michele Ruggero ha nominato un gruppo di esperti per capire se le High frequenzcy tradinf, Htf, sono in grado di manipolare il mercato. Questi sofisticati software permettono di fare contrattazioni veloci, in poche frazioni di secondo, permettendo così di guadagnare pochi centesimi.

L’obiettivo della procura di Trani, che già ha indagato sulle speculazioni in Italia di agenzie di rating come Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s, è quello di scoprire chi ha ideato la strategia e chi in Italia ne faccia uso. La stima della Consob, riportata da Repubblica, parla del 14 per cento. Molte delle trasazioni effettuate con questo sistema elettronico nel 99 per cento dei casi non si trasforma in contratto, causando instabilità nei mercati.

La piattaforma ad alta velocità Htf Millennium It è già attiva alla Borsa di Londra ed in quella di Nuova Delhi in India, e verrà introdotta a Milano solo nella metà del 2012. Si pone però un doppio problema, secondo il Riformista, ai limiti dell’inchiesta di Trani. se infatti gli Htf saranno banditi in Italia perché giudicati vantaggiosi solo per alcuni investitori, ma non saranno banditi anche dalle altre Borse mondiale, la Borsa di Milano ne trarrebbe solo svantaggi. Esistono però pubblicazioni come il saggio di Jonathan A. Brogaard della Northwestern University, o quello supervisionato da Peter Woehrmann , professore dell’Università di Stanford, a favore di Htf: i due economisti sostengono che il sistema non crea turbamenti nei mercati, ma anzi è in grado di aumentarne la liquidità e di diminuirne la volatilità.