Tremonti: “La crisi impone un ritocco del welfare”

Pubblicato il 12 Giugno 2010 - 13:39| Aggiornato il 14 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

Giulio Tremonti Inizia il suo intervento davanti ai giovani di Confindustria con una battuta, molto probabilmente diretta a Luca Cordero di Montezemolo: “Vi do due notizie: non scendo in campo, non vi parlo di politica”. Un probabile riferimento all’attesa per un eventuale impegno diretto di Montezemolo in politica, e all’intervento di ieri dell’ex presidente di Confindustria. “Devo precisare – ha continuato il ministro – che la prima notizia è vera, la seconda è falsa. Parlerò di politica come arte umana, la più complessa e nobile come intuito da Platone”.

L’intervento di Tremonti si sposta subito su argomenti più prettamente economici: “La crisi europea dimostra che “va ridisegnato il modello pubblico”, dice il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che spiega: “Nessuno vuole cancellare le architetture del welfare, ma proprio per conservarle devi ridisegnarle”: vanno “adattate ad una situazione diversa”. “La crisi in Europa”, ha detto Tremonti ai giovani imprenditori “attraverso vari passaggi che vengono dalla finanzia e arrivano alla vita del nostro continente, ci ha reso evidente la criticità di un continente che produce più debito che ricchezza, più deficit che gdp”.

Infine il ministro annuncia che “la prossima settimana il Consiglio dei ministri potrebbe considerare e presentare un piano” che si occupi della deregulation ma anche di interventi per la libertà di impresa.