TREMONTI: ”GOVERNO FRENERA’ SU BENZINA E BOLLETTE”

Pubblicato il 27 Maggio 2008 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA

Il governo interverrà per frenare caro benzina e bollette. «D’accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico apriremo un confronto con i consumatori e i produttori anche sulle bollette e sul pieno di benzina», ha annunciato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti illustrando l’accordo raggiunto con l’Abi sui mutui. Il ministro ha confermato inoltre una stretta fiscale in arrivo sulle banche.

Mutui. «Sì» alle richieste dei consumatori di un sostegno da parte del governo ai mutuatari morosi, in ritardo con il pagamento delle rate del mutuo. Il ministro dell’Economia ha inoltre risposto positivamente alla richiesta di utilizzare il fondo da 20 milioni di euro previsto in finanziaria per il sostegno alle famiglie che si trovano nelle condizioni finanziarie più critiche, spiegando che se all’intervento del governo «si aggiunge anche l’aiuto delle banche, è ancora meglio».

«Siamo a favore della portabilità dei mutui. Nel 2006 l’abbiamo proposta noi», ha detto ancora Tremonti. «Ci sono stati – fa notare il ministro – due anni di ritardo nella specifica delle disposizioni amministrative. Ci sono inoltre dubbi sull’assoluta o parziale gratuità. Sarà cura del governo che i costi siano azzerati e la portabilità sia gratuita».

Intanto il decreto legge che contiene le norme sulla rinegoziazione dei mutui è «alla presidenza della Repubblica» e sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale «stasera o al più tardi domani, non dipende da noi», ha spiegato ancora il ministro dell’Economia, precisando che la convenzione con l’Abi sarà finalizzata nei prossimi giorni.

A breve stretta fiscale sulle banche. Lo ha confermato il ministro dell’Economia. «Sì», è la risposta secca di Tremonti a una domanda in tal senso dei giornalisti.

«La vita buona nella società attiva»: E’ il titolo provvisorio del Libro Verde a cui sta lavorando il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Obiettivo: avviare un dibattito pubblico «al fine di riflettere sul futuro del nostro sistema di Welfare». Partendo dalla necessità di costruire un nuovo modello sociale. «La principale sfida politica è di tipo culturale – è il punto di partenza del ragionamento di Sacconi, racchiuso in 10 pagine e raccolto dall’agenzia Ansa – e consiste nel progettare e portare a regime un welfare positivo, tale da ribaltare la vecchia logica assistenziale e paternalistica». «Promuovere la salute e il benessere – sottolinea Sacconi – riduce la povertà, l’emarginazione e il disagio sociale, incrementa la produttività del lavoro, i tassi di occupazione e al crescita della nostra economia».