TREMONTI: ”L’TALIA E’ FORTE, A FARE LA FINE DELL’ARGENTINA SARANNO ALTRI, COMPRATE TITOLI DI STATO”

Pubblicato il 4 Dicembre 2008 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA

Nessun rischio default per lo Stato italiano. «Sono convinto che alla fine della crisi, l’Argentina saranno gli altri. L’Italia ha in sè elementi di grandissima forza» ha spiegato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della registrazione della trasmissione "Porta a Porta", rispondendo ad una domanda sulla situazione del debito pubblico italiano. 

«Il problema che ha l’Italia oggi è un debito pubblico molto grande; gli sfondamenti li hanno fatti i nostri padri negli anni ’70 e ’80. Oggi – ha aggiunto Tremonti – il problema reale dell’Italia non è il rispetto del patto di stabilità europeo ma il debito pubblico: non è il momento di andare a spingere sul deficit aumentando il debito pubblico; non lo fa neanche la Germania che ha un debito basso e il pareggio di bilancio. Noi possiamo fare tutto il possibile nel miglior modo possibile. Il debito pubblico italiano è assolutamente solido. La Repubblica italiana garantisce su quel debito». La decisione della Bce di tagliare il costo del denaro al 2,5% «va nella direzione giusta» ed ha portato il tasso ad un livello «che comincia ad essere ragionevole» detto ancora Tremonti.

TITOLI DI STATO – «Comprate i titoli di Stato italiani che sono certamente i migliori al mondo» ha aggiunto successivamente il ministro dell’Economia. «I Bot e i Cct – ha spiegato Tremonti – sono in tutti i Paesi la cosa più solida e sicura, comprate i titoli di Stato – ha aggiunto – che sono semplici».

RISPARMIO DI 2000 EURO – «Con il prezzo del petrolio che c’è adesso il potere di acquisto delle famiglie crescerà e risparmieranno almeno 2 mila euro» ha poi sottolineato Tremonti. Per il ministro il potere di acquisto nel 2009 aumenterà «perchè le bollette e il petrolio costano di meno, ci sono norme che li tutelano, i tassi di interesse sono stati mandati verso il basso. Dobbiamo smettere di martellarci da soli abbiamo una forza economica enorme e famiglie molto solide». Poi Tremonti ha detto che verrà modificata la parte del decreto anticrisi relativa al credito d’imposta per il risparmio energetico. «Il silenzio-diniego si può modificare» ha chiosato il ministro dell’Economia. E sulla regola del silenzio-diniego ha ricordato che «è solo una procedura. Su una cosa però sarò assolutamente fermo: quando si dà il credito d’imposta, ed è giustissimo darlo in quel settore, poi però deve essere coperto».

SACCONI – Mercoledì c’era stata una polemica su una frase del ministro del del Welfare Maurizio Sacconi che aveva detto: «Non possiamo permetterci neanche lontanamente che un’asta sui titoli di Stato vada deserta: ci sarebbe una carenza unica di liquidità pubblica per i pagamenti di pensioni e stipendi, saremmo all’Argentina», precisando poi in serata di avere detto «solo che il debito pubblico costituisce per la sua dimensione un vincolo di spesa ineludibile». Oggi lo spread fra Btp e Bund decennali ha raggiunto i nuovi massimi degli ultimi anni a circa 140 punti base.