Turismo, nasce la carta etica sulla salute dei viaggiatori

Pubblicato il 7 Maggio 2010 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA

Ogni cittadino ha diritto a viaggiare e a richiedere cure mediche in qualsiasi luogo del mondo: è quanto prevede la “Dichiarazione di Venezia” sottoscritta nell’ambito della Conferenza europea sul turismo sanitario. Si tratta della prima carta etica mai realizzata a tutela della salute dei viaggiatori, che unisce sanità e turismo per promuovere la facilità di accesso alle strutture sanitarie, la fornitura del miglior servizio medico, l’equo trattamento indipendentemente dalla provenienza o etnia.

“Nei Paesi sviluppati, dal 10 al 16% dei pazienti ha avuto un evento avverso in seguito a cure sanitarie in viaggio – ha spiegato Benedetta Allegranzi, a nome del World Health Organization, l’organizzazione mondiale della sanità, chiudendo i lavori veneziani -. Si va dalle complicazione in ambito chirurgico alla somministrazione errata di farmaci, dall’identificazione sbagliata del paziente allo scambio di esami o di referti diagnostici”. Senza dimenticare i costi delle cure sanitarie ricevute dai viaggiatori in alcune nazioni.

“Abbiamo riscontrato che negli Usa gli oneri delle prestazioni mediche superano di tre volte i nostri listini – ha sottolineato Maurizio D’Aquino, presidente dell’assise veneziana – :questo aprirà nuovi mercati, che porteranno benefici sia alla sanità che al turismo”. I cittadini assistiti dal Servizio sanitario nazionale non dovranno temere, comunque, intasamenti o liste d’attesa lunghissime. “Le aziende sanitarie hanno già iniziato a dotarsi di percorsi di cura paralleli ai tradizionali – ha confermato D’Aquino – che resteranno riservati ai residenti”.