Riconoscere il debito privato nei conti pubblici? Scontro Italia-Germania

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 09:41 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro degli Esteri Franco Frattini

Fra Italia e Germania è scontro in tema di debito privato: Berlino fa resistenza a Roma davanti agli interlocutori europei alla richiesta italiana di prendere in considerazione il debito privato nella valutazione dei conti pubblici.

Ad ammettere le tensioni e spiegare il motivo dell’opposizione tedesca è il ministro degli Esteri Franco Frattini: “La maggiore resistenza è stata espressa dalla Germania che ha un debito privato molto grosso”, ha commentato Frattini, “ci saranno opinioni contrarie e favorevoli, ma dobbiamo tenere duro”.

“Il debito privato entra tra i parametri di convergenza per il patto di stabilità”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, “è fondamentale perché il debito aggregato italiano mette l’Italia al secondo posto assoluto, mentre il debito pubblico al penultimo”.

Adesso la proposta italiana è stata inserita come riferimento nel documento in discussione al Consiglio Europeo. Nell’ultima bozza delle conclusioni del Vertice Ue, risultato di lunghi negoziati su emendamenti proposti dall’Italia, è stato aggiunto il riferimento al “carattere sostenibile del debito”. Frattini spera che riceva il consenso degli altri Paesi, nonostante gli attriti con la Germania. Ad appoggiare l’inserimento del debito privato nella valutazione dei conti ci sono però il Belgio, la Francia e la Polonia.

L’Italia, con il ministro degli esteri Franco Frattini, aveva minacciato lunedì scorso il veto sull’intero documento se non fosse stato tenuto in considerazione il riferimento al debito aggregato di un Paese, cioè all’insieme del debito pubblico e privato, incluso quello di imprese, famiglie e banche. Il punto è particolarmente importante per Roma, che ha un debito pubblico che viaggia verso il 118 per cento del Pil, ma un alto livello di risparmio privato e un sistema bancario sostanzialmente solido, che non è stato costretto a fare ricorso a salvataggi pubblici.