UniCredit, la mosse dei soci in vista dell’aumento di capitale

Pubblicato il 23 Gennaio 2012 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – A pochi giorni dalla maxi ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro, UniCredit vede ridimensionarsi i pesi dei tre grandi gruppi di azionisti, gli esteri, le Fondazioni, e i soci privati.

Indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore parlano di un interessamento anche da parte degli imprenditori italiani Mario Moretti Polegato (fondatore di Geox), Vittorio Malacalza e Diego Della Valle (Tod’s). In ogni caso le adesioni certe sono quelle della famiglia Pesenti di Italcementi e Italmobiliare. Già presenti nel capitale con lo 0,5 per cento, i Pesenti hanno aderito all’aumento di capitale UniCredit solo per il 30 per cento dei diritti di opzione in mano alla controllata Italmobiliare (poco meno di 10 milioni di euro). La quota dovrebbe quindi diluirsi intorno allo 0,3 per cento circa, forse qualcosa in più.

Tra i soci privati che hanno deciso di partecipare all’aumento di capitale c’è anche Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, che ha lo 0,5 per cento. Anche la famiglia Maramotti, che ha l’1,22 per cento del capitale, ha puntato circa 50 milioni di euro sull’aumento di UniCredit, ovvero lo 0,66 per cento dell’aumento di capitale. Nessuna sottoscrizione, invece, per la Fondiaria Sai che in passato rappresentava la famiglia Ligresti.

Per quanto riguarda le Fondazioni, Cariverona scenderà dal 4,2 al 3,51 per cento, Crt manterrà il 3,31 per cento (che potenzialmente sale al 4,2 per cento considerando i cashes). Carimonte ha il 2,9 per cento, ma ha condotto un’operazione di prestito titoli sull’1,6 per cento, restando titolare dell’1,3 per cento. Manodori passerà allo 0,5 dallo 0,79 per cento.

Scenderanno anche la Banca Centrale Libica, che passerà dall’attuale 4,9 al 2,8 per cento, e la Lia, che passerà dal 2,5 per cento all’1,5 per cento. Aabar, il fondo sovrano di Abu Dhabi, aumentarà invece la propria presenza, dal 4,9 al 6,5 per cento.