Unicredit rischia multa dall’Antitrust Ue pari al 10% del fatturato annuo mondiale

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2019 - 17:12 OLTRE 6 MESI FA
Unicredit rischia multa dall'Antitrust Ue pari al 10% del fatturato mondiale

Unicredit rischia multa dall’Antitrust Ue pari al 10% del fatturato mondiale

MILANO – Unicredit rischia una multa dall’Antitrust Ue pari al 10% del suo fatturato annuo mondiale. E’ la stessa banca a rivelarlo in un comunicato in cui spiega di aver depositato “una richiesta di supplemento al proprio Documento di Registrazione e al Prospetto di Base relativo al Programma di emissione di certificati di investimento” approvato dalla Consob.

La presunta violazione della normativa antitrust riguarda titoli di Stato europei emessi tra il 2007 e il 2012. La sanzione che rischia Unicredit fa parte del procedimento, reso noto lo scorso 31 gennaio, della Commissione Ue secondo cui, dal 2007 al 2012, 8 banche europee potrebbero aver fatto cartello per distorcere la concorrenza nel trattare i titoli di Stato europei.

L’Antitrust Ue aveva spiegato, in quella data, di aver avviato un’indagine formale: il timore era che i traders impiegati si scambiassero informazioni sensibili e coordinassero le proprie strategie di vendita. I contatti si sarebbero svolti soprattutto attraverso chat online.

Nel supplemento presentato da Unicredit è inclusa la informativa sui rischi connessi al procedimento. La Banca, che ha ricevuto il 31 gennaio uno Statement of Objections dalla Commissione Europea, spiega che l’investigazione “si riferisce ad alcuni periodi compresi tra il 2007 e il 2012, e comprende presunte attività da parte di una delle controllate di UniCredit, per una frazione di questo periodo”.

Il Gruppo “non considera più remoto, ma possibile, sebbene non probabile, un esborso di cassa volto al pagamento di una potenziale sanzione in conseguenza dell’esito del procedimento”. Sulla base delle “informazioni attualmente a disposizione, non risulta possibile quantificare in maniera attendibile l’importo di una eventuale sanzione”. (Fonte: Ansa)