Ue, fondo salva-Stati, 500 miliardi da luglio

Pubblicato il 30 Gennaio 2012 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Il Fondo salva-Stati permanente, lo European Stability Mechanism (Esm) sarà operativo da luglio: i ventisette capi di Stato e di governo europei riuniti a Bruxelles avrebbero raggiunto l’accordo, secondo quanto riferiscono funzionari europei.

Il nuovo Trattato che dovrà disciplinare il fondo verrà firmato in un secondo momento. Ma quel che sembra certo è che l’Esm potrà finanziare gli Stati europei fino a 500 miliardi (e quindi nessun aumento a 700 o mille miliardi come chiesto dall’Fmi), prendendo il posto dell’Esfs, lo European financial stability facility. Non è, però, escluso che un ritocco all’insù dell’ammontare del fondo sia già nelle carte per il prossimo Consiglio europeo di marzo.

Tra le indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore c’è quella di una possibile nuova riunione tra Mario Monti, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy in febbraio a Roma.

La Germania ha visto così accettata la sua richiesta di anticipare la nascita del nuovo fondo, che era inizialmente prevista per il gennaio del 2013. Un accelerazione dei tempi promossa per far fronte alla crisi dei debiti sovrani che sta colpendo sempre più le economie non solo periferiche dell’Eurozona.

Sul fiscal compact, ovvero l’obbligo di pareggio di bilancio entro il 2013, c’è il no della Repubblica Ceca, mentre la Polonia sembra essersi convinta. Praga ha detto che aderirà solo se potrà partecipare a tutti i summit della zona dell’euro.

L’appello dei ventisette è che si faccia “di più affinché l’Europa superi la crisi”. Per questo il prossimo Consiglio di marzo varerà le linee guida sulle politiche economiche e per l’occupazione dei singoli Paesi membri. Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso ha proposto che otto Paesi, tra cui l’Italia, adottino piani nazionali entro tre mesi per fronteggiare la disoccupazione giovanile con obiettivi precisi definiti di concerto tra autorità nazionali, i partner sociali e la Commissione europea.

Per giugno i ventisette si sono impegnati a trovare un accordo sul pacchetto relativo al brevetto dell’Unione europea e per alcuni interventi per dare impulso alla crescita delle piccole e medie imprese, tra cui il piano per lo sviluppo del commercio elettronico e accordi in materia di efficienza energetica e semplificazione delle norme contabili.

Per quanto riguarda la proposta tedesca di commissariare la gestione del bilancio della Grecia gli altri Stati membri hanno avanzato pesanti critiche nei confronti del governo tedesco che l’aveva avanzata. Se già nei giorni scorsi Atene si era detta nettamente contraria a qualsiasi cessione della sovranità, al vertice europeo vari esponenti hanno usato parole due contro l’idea tedesca. Anche il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha definito l’ipotesi “inaccettabile”.