Unipol, 2.200 esuberi. Il prezzo della fusione con Fonsai

Pubblicato il 23 Gennaio 2013 - 14:56| Aggiornato il 17 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Unipol vuole lasciare a casa 2.200 dipendenti: lo ha annunciato la stessa azienda. Il taglio del personale fa parte di un piano di ridimensionamento delle direzioni di Torino e Firenze, sede storiche di Fonsai. E infatti questi 2.200 esuberi sono una delle prime conseguenze della fusione dei due gruppi.

Gli esuberi sono oltre un quarto degli 8.100 dipendenti totali. Ma alla fine potrebbero riguardare la metà delle persone, 1.100, grazie alle cessioni imposte dall’Antitrust. Sarebbe interessato soprattutto chi lavora a Milano. Degli altri 1.100, 900 potrebbero essere accompagnati alla pensione attraverso il fondo di sostegno al reddito. Ma a preoccupare i sindacati è la sorte degli altri 200.

Secondo le stime di Fisac Cgil, metà dei 2.200 esuberi dovrebbe essere ceduta insieme al portafogli assicurazioni da un miliardo e 700 milioni che il gruppo è stato costretto a vendere dall’Antitrust.

Con i tagli ai dipendenti, forse attraverso la cessione di un ramo d’azienda per mezzo di Milano Assicurazioni, Unipol punta a risparmiare circa 130 milioni nei prossimi tre anni.