Per i ricconi americani la crisi non c’è e lo champagne scorre a fiumi

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, STATI UNITI – Lo champagne non conosce crisi negli Stati Uniti. Nonostante la recessione e l’impoverimento del Paese, nel terzo trimestre dell’anno sono state vendute 192 milioni di bottiglie del pregiato vino francese. Considerato che il periodo fra settembre e dicembre, complici le festivita’ natalizie, e’ il piu ricco in termini di incasso, si potrebbe arrivare a battere il record di 339 milioni di bottiglie vendute registrato nel 2007.

Secondo gli esperti il successo delle etichette d’oltralpe e’ il riflesso del trend registrato dal settore del lusso nel suo complesso. Marchi come Louis Vuitton, Chanel o Hermes, non risentono della crisi, ma anzi si rafforzano grazie ad una clientela di nicchia o di fascia alta. E come riportato dal Wall Street Journal, il Lvhm, il piu’ grande gruppo al mondo di beni a cinque stelle, nei primi nove mesi del 2011 ha registrato una crescita nelle vendite del 15%.

Per lo champagne lo cose stanno andando decisamente bene. L’industria del pregiato vino francese ha subito un duro colpo nel 2008 e 2009, quando i produttori hanno dovuto tagliare drasticamente la produzione per evitare un forte calo nei prezzi, lasciando l’uva a marcire nelle vigne. Sembra che ora il momento nero sia passato.

“Riusciremo quasi a raggiungere i livelli pre-crisi”, ha detto Stephanie Mingam, portavoce del gruppo Pernod Ricard, che detiene i marchi Mumm e Perrier-Jouet. Tuttavia i produttori si mantengono cauti sulle previsioni per il futuro, temendo che la crisi dell’euro possa smorzare la voglia di consumare un prodotto che tradizionalmente e’ legato all’immagine di festa e di sfarzo.