Crisi Usa. Secondo gli economisti la ripresa rimarrà lenta fino al 2011

Pubblicato il 12 Aprile 2010 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

La Federal Reserve Bank

I pilastri della sicurezza finanziaria degli americani – l’occupazione e il valore delle case – rimarranno traballanti fino a buona parte del 2011, secondo un’indagine che l’Associated Press ha condotto tra i principali economisti.

Secondo l’indagine, la ripresa economica procederà lentamente ed a sprazzi sia quest’anno che il prossimo, il che significa, a giudizio di tre quarti degli economisti intervistati, che la Federal Reserve sarà costretta a mantenere i tassi di interesse vicino allo zero almeno fino l’ultimo trimestre di quest’anno .

L’indagine include le previsioni dei principali economisti privati, accademici e delle corporazioni su una gamma di indicatori, inclusi i prezzi delle case, l’occupazione e l’inflazione. Segue un elenco dei primi risultati dell’indagine:

– La disoccupazione resterà alta per i prossimi due anni. Risalirà leggermente al 9,3 per cento entro la fine di quest’anno e all’8,4 per cento entro la fine del 2011. Il tasso è stato del 9,7 per cento da gennaio. Quando la recessione è cominciata a dicembre del 2007, il tasso di disoccupazione era del 5 per cento.

– I prezzi delle case rimarranno fermi per i prossimi due anni, pur essendo precipitati mediamente del 30 per cento dal loro apice raggiunto nel 2006. Gli economisti non prevedono aumenti quest’anno e un incremento del 2,3 per cento l’anno prossimo.

– L’economia crescerà del 3 per cento quest’anno, meno della consuetudine durante le prime fasi della ripresa, ragione per cui il tasso di disoccupazione rimarrà alto. Secondo gli economisti, occorre una crescita del 5 per cento in un anno per ridurre la disoccupazione di un punto per centuale.

L’economia ha cominciato a riprendersi la scorsa estate, 18 mesi dopo l’inizio della recessione. Per mantenere la ripresa, la Federal Reserve dovrebbe aumentare i tassi di interesse a breve termine non prima dell’ultimo trimestre, secondo 34 dei 44 economisti intervistati. La permanenza di bassi tassi contribuirà a stimolare la vendita di case.

Secondo Mark Zandi, chief economist alla Moody’s Analytics, la recessione ha eliminato 8,2 milioni di posti di lavoro. Lui ed altri economisti avevano in precedenza preventivato che la disoccupazione, che a ottobre ha raggiunto il 10,1 per cento, sarebbe salita quest’anno all’11 per cento.

Ora Zandi crede che la disoccupazione salirà ancora dall’attuale 9,7 per cento fino al 10,2 per cento a dicembre. La ragione è che molti che hanno smesso di cercare lavoro e non sono catalogati come disoccupati riprenderanno a cercare lavoro, e che la creazione di posti di lavoro rimarrà debole.