Usa, dubbi della Fed: “rimandate” Jp Morgan e Goldman

Pubblicato il 15 Marzo 2013 - 06:18| Aggiornato il 5 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, – JPMorgan e Goldman Sachs, i due colossi di Wall Street usciti dalla crisi in una posizione di forza, vengono “rimandate” dalla Fed. La banca centrale ha dato un via libera condizionato ai loro piani di capitale, che presentano ”debolezze” e devono esser ripresentati entro il terzo trimestre. Pur non trattandosi di una bocciatura, il via libera con paletti rappresenta uno ‘schiaffo’ per i due colossi e mostra la crescente attenzione delle autorità di regolamentazione a evitare un ripetersi della crisi del 2008.

Le due banche – spiegano la Fed – sono in grado di superare una forte contrazione economica con adeguati cuscinetti di capitale ma c’è preoccupazione sulla loro capacità di stimare in modo adeguato le perdite in caso di profonda recessione. I piani quindi non sono esplicitamente respinti: vanno ripresentati entro la fine di settembre e se, anche in quel caso contenessero problemi, la Fed potrà respingerli.

JPMorgan e Goldman Sachs possono quindi andare avanti per il momento con i propri piani, che presentano ”debolezze” abbastanza significative da ”richiedere immediata attenzione”.

E JPMorgan procede, annunciando un piano di buyback da 6 miliardi di dollari e un aumento del dividendo a 38 cent. Un annuncio che arriva a poche ore dalle audizioni in Senato sulle maxi perdite per più di sei miliardi di dollari della ‘Balena di Londra’, il trader che ha assunto posizioni talmente importanti sul mercato dei derivati da influenzarne l’andamento. Davanti alla sotto commissione di indagine, che accusa JPMorgan di aver ”nascosto le perdite, eluso i controlli e ingannato il pubblico”, si alterneranno manager ed ex manager, inclusa Ina Drew, l’ex numero uno del Chief Investment Office (Cio) di Londra, dove lavorare la ‘balena di Londra’.

Nel rapporto stilato in vista delle audizioni, la sotto commissione mette in evidenza che JPMorgan ha pagato Achille Macris, il manager a cui spettava la supervisione diretta della ‘Balena di Londra’, 31,8 milioni di dollari nei due anni che hanno preceduto le perdite.

Nell’esaminare i piani di capitale delle 18 maggiori banche americane, la Fed ne ha promosse senza paletti 14, fra le quali Citigroup e Bank of America, bocciandone due Ally e BB&T. Citigroup ha proposto un buyback da 1,2 miliardi di dollari mentre Bank of America di 5 miliardi di dollari.