Usa, crisi. Economia cresce lentamente, ma problemi sul mercato del lavoro

Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 19:01| Aggiornato il 14 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – L’economia americana continua a crescere ma lentamente, a un tasso fra il ”modesto e il moderato”, ma il mercato immobiliare si rafforza e le vendite di auto sono sostenute. La Fed, alle prese con un braccio di ferro con le banche sugli ‘stress test’, ribadisce la propria analisi sullo stato della ripresa e riscontra difficolta’ sul mercato del lavoro: se in diverse aree del Paese si e’ assistito fra gennaio e febbraio a modesti miglioramenti, in altre aree le assunzioni restano limitate.

Secondo il sondaggio dell’Adp il settore privato americano ha creato in febbraio 198.000 posti di lavoro, piu’ delle attese degli analisti, il che sembrerebbe indicare una tenuta dell’occupazione anche a fronte dei tagli automatici alla spesa. La fotografia ufficiale del mercato del lavoro americano arrivera’ venerdi’ il Dipartimento del Lavoro comunichera’ i dati relativi a febbraio: gli analisti prevedono la creazione di 155.000 posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione invariato al 7,9%.

”Il mercato del lavoro resta solido a fronte dei venti fiscali contrari. Le aziende stanno creando posti di lavoro in modo sostenuto con progressi in tutte le industrie e in tutte le aziende a prescindere dalle dimensioni”, afferma Mark Zandy, analista di Moody’s Analytics, che sottolinea che anche se al momento i tagli alla spesa non hanno avuto effetto sul mercato del lavoro è probabile che ne rallenteranno la crescita più avanti nel corso dell’anno.

Il Beige Book, che fara’ da riferimento nella prossima riunione della Fed, arriva alla vigilia della pubblicazione dei risultati degli stress test delle maggiori banche. Risultati che, ancora prima di essere pubblicati, creano problemi alla Federal Reserve, criticata dalle grandi banche americane per le modalita’ di pubblicazione scelte. Gli esiti saranno resi noti in due fasi, la prima giovedi’ dopo la chiusura di Borsa e la seconda la prossima settimana.

Sabato saranno resi noti i risultati su come le banche reagiranno a una brusca frenata dell’economia. Nei prossimi giorni quelli sui piani di buyback e dividendi. Gli istituti di credito ritengono che tale modalita’ di comunicazione rischi di avere conseguenze in termini di volatilita’ dei titoli fra un risultato e un altro, oltre ad esporli a potenziali azioni legali. La Fed infatti venerdi comunichera’ privatamente alle banche l’esito dei proposti piani di buyback e dividendi e gli istituti temono di essere soggetti a cause per una mancata comunicazione tempestiva agli azionisti.