Usa, il maltempo rallenta il lavoro: tasso di disoccupazione al 9 per cento

Pubblicato il 4 Febbraio 2011 - 22:11 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Il mercato del lavoro rallenta: complice il maltempo, l’economia americana crea in gennaio solo 36 mila posti di lavoro, al di sotto delle attese. Il tasso di disoccupazione scende però al 9%, ai minimi dall’aprile 2009. I progressi economici ”continuano” ma i dati mostrano l’esistenza di ”incertezze”, afferma la Casa Bianca, sottolineando che il calo del tasso di disoccupazione è una buona notizia ma resta in ogni caso ”inaccettabilmente” alto.

”L’andamento dei dati economici degli ultimi mesi è incoraggiante ma resta ancora lavoro da fare – osserva Austan Goolsbee, presidente del Council of Economic Advisers -. La traiettoria dell’economia e’ migliorata drammaticamente negli ultimi due anni ma ci sono sicuramente ostacoli sulla strada”. Gli americani senza occupazione sono 13,9 milioni, di cui circa il 43,8%, circa 6,2 milioni di persone, è fuori dal mercato da oltre sei mesi. ”Il mercato del lavoro americano non sembra in grado di cogliere il momento di ripresa che l’economia sta osservando”, mette in evidenza Bart van Ark, capo economista del Conference Board. ”Si può dire che è colpa del tempo. Ma anche escludendo questa variabile – osserva Steve Blitz di ITG Investment – non si registra la dinamica di crescita del lavoro che sarebbe necessaria per ridurre significativamente il tasso di disoccupazione”.

Il settore privato ha creato 50 mila posti di lavoro in gennaio dopo i 139mila di dicembre. Il comparto crea occupazione da un anno ma non è ancora tornato ai livelli pre-crisi. L’occupazione nel settore pubblico è scesa di 14mila unità. Le cattive condizioni meteo hanno impedito di lavorare a 707mila americani. Nell’industria si è registrato il maggior aumento di occupati da circa 12 anni, dall’agosto del 1998, con 49mila nuovi occupati dopo i 14mila di dicembre. I fondamentali del mercato del lavoro – spiega Andrew Tilton, economista di Goldman Sachs, al Financial Times – sono migliorati di recente, e l’accelerazione della crescita economica combinata con un calo dei tagli all’occupazione trainerà la creazione di posti di lavoro nel 2011. ”In generale la crescita dell’occupazione segue quella del pil con uno o pochi mesi di distanza – osserva Tilton – quindi un’accelerazione della crescita del pil si traduce in una crescita dell’occupazione in un breve periodo di tempo”.