Usa, Obama investe sul lavoro: sì all’economia reale, basta con la finanza

Pubblicato il 1 Febbraio 2010 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA

L’amministrazione statunitense decide di investire sull’occupazione: nella Finanziaria presentata al Congresso, il presidente Obama ha chiesto 100 miliardi di dollari per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Per ricavare una parte di questi soldi, il presidente intende congelare la spesa governativa per 3 anni: in questo modo dovrebbe risparmiare 20 miliardi di dollari per il 2010 e 250 miliardi di dollari in 10 anni. Il congelamento delle spese, ha però sottolineato Obama, non tocca le spese di sicurezza nazionale, la Social Security e l’assistenza sanitaria per gli anziani. D’altro canto Obama ha invitato gli americani a «stringere la cinghia» e a tagliare le spese non necessarie..

Il presidente statunitense ha confermato di privilegiare il finanziamento all’economia reale piuttosto che a quella di tipo finanziario. Nel 2009, ha spiegato, si sono ridotti negli Stati Uniti gli interventi pubblici verso le banche: in quest’anno sono stati stanziati circa 431 miliardi di euro (600 miliardi di dollari), a fronte dei 1.405 miliardi di euro (1.957 miliardi di dollari) erogati nel 2008.

Per quanto riguarda il futuro, le previsioni della Casa Bianca sono ottimistiche. Nel 2010 il Pil americano crescerà del 2,7%, mentre nel 2011 l’aumento sarà del 3,8%. Per quanto riguarda il lavoro, la Casa Bianca prevede che il tasso di disoccupazione si manterrà stabile nel 2010.

Per il prossimo anno, il Pil americano dovrebbe crescere ancora del 3,8%, mentre nel 2012 e nel 2013 rispettivamente del 4,3% e del 4,2%.

Sul fronte della disoccupazione, l’amministrazione prevede che il tasso si mantenga fermo al 10% nel 2010. Poi calerà al 9,2% nel 2011, all’8,2% nel 2012 e al 7,3% nel 2013.

Per quanto riguarda i prezzi al consumo, la Casa Bianca stima un aumento dell’1,9% nel 2010 e dell’1,5% nel 2011.

Gli Stati Uniti, ha spiegato Obama, devono affrontare il nodo debito per assicurarsi una crescita sostenibile nel lungo termine: «Nel lungo termine non possiamo avere una crescita economica sostenibile e duratura senza mettere in ordine i nostri conti pubblici». Per questo l’amministrazione Usa ha presentato una legge finanziaria 2011 da 3.800 miliardi di dollari e che farà lievitare il deficit 2010 ai massimi di tutti i tempi a 1.600 miliardi di dollari.