Veneto: Zaia vuole aumentare le tasse per i redditi più ricchi. E’ scontro Lega-Pdl

Pubblicato il 31 Marzo 2011 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA

Luca Zaia (Foto Lapresse)

MILANO –  Questa la nuova mossa del governatore del Veneto Luca Zaia per risanare il buco della sanità regionale, compreso tra i 42 e i 62 milioni di euro:  aumentare l’Irpef, ma non a tutti, solo per chi ha un reddito oltre i 50mila euro.  “Non sarebbe uno scandalo”, ha detto Zaia. Non la pensa così il Pdl che in disaccordo con la mossa del governatore profila l’ennesimo scontro con la Lega.

Il governatore non avrebbe esitazioni a mettere mano a quei redditi medio alti che sono proprio l’elettorato d’elezione del Pdl. Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, interessati sarebbero circa 126mila contribuenti (il 4,5%) che, fatti i conti, sborserebbero 520 euro all’anno sulla base di un’addizionale dell’ 1,4%. Il gettito? Sembra fatto apposta per tappare il buco: 65,4 milioni di euro.

L’addizionale sui redditi medio-alti proposta dal governatore padano, tuttavia, non va giù al Pdl che al solo pensiero di “mettere le mani nelle tasche dei veneti” sente tradita la propria ragione sociale più antica e sentita. I berlusconiani accusano anche il governatore leghista di un retropensiero: quello di arrivare al commissariamento per poter poi avere mani libere sulle nomine. Risultato: mercoledì il gruppo consiliare del Pdl in Regione si è riunito per fare il punto sulla situazione e certificare la propria contrarietà all’iniziativa del governatore.

Lunedì prossimo a Padova il Pdl, che in Veneto è ormai secondo alla Lega, in un coordinamento regionale sancirà in modo ufficiale la propria presa di distanza: “Senza correzioni di rotta da parte di Zaia – annuncia il capogruppo regionale Dario Bond – il presidente dovrà assumersi la responsabilità di una rottura”. Il responsabile del gruppo Pdl non usa mezze misure: “Io sono in Forza Italia dal 1994, sono uno dei fondatori del partito a Belluno, la mia provincia. Per noi, è semplice: non saremo mai quelli che aumentano le tasse. È una specie di dogma, è quello per cui abbiamo creduto fin dall’inizio in questo partito”.