Richard Branson vuole vendere le palestre Virgin Active

Pubblicato il 25 Luglio 2010 - 19:37 OLTRE 6 MESI FA

Richard Branson

Richard Branson sembra intenzionato a dire addio al business delle palestre. Il patron del colosso Virgin, attivo in svariati campi che vanno dal trasporto aereo alla comunicazioni, dai media fino appunto al fitness, avrebbe intenzione di cedere la quota di maggioranza di Virgin Active, la divisione di ‘Health & Fitness’ che ha piuù di un milione di clienti che si tengono in forma nei 187 centri sparsi un po’ in tutto il mondo.

L’anno scorso la divisione ha chiuso con un utile di 120 milioni di euro con ricavi nettamente superiori ai 400 milioni. Secondo la stampa britannica, in particolare le edizioni domenicali del Times e del Telegraph, Branson potrebbe raccogliere circa un miliardo di sterline (poco meno di 1,2 miliardi di euro) dalla quotazione o dalla vendita di una quota di maggioranza di Virgin Active.

Secondo il Sunday Times, Branson, che attualmente controlla il 76% della società che ha fondato nel 1999, avrebbe già dato istruzioni a Goldman Sachs, Citigroup e Royal Bank Of Scotland di valutare l’operazione che, considerato anche il momento difficile dei mercati finanziari, potrebbe perfezionarsi solo in autunno o addirittura nel prossimo anno. Sarebbe la seconda volta che Virgin Active tenta la strada della borsa, dopo il tentativo non andato in porto del 2007.

Per il Sunday Telegraph, invece, la divisione ‘Palestre’ di Virgin potrebbe essere ceduta con una trattativa diretta, sempre alla cifra di un miliardo di sterline. In questo caso, l’acquirente sarebbe un fondo di private equity e al momento si fanno i nomi di Kkr, Blackstone, Bridgepoint e Permira. Secondo il Telegraph questa strada potrebbe essere quella più percorribile, visti i problemi finanziari in cui sono già incorse nel passato catene di palestre di alto livello, come la britannica Esporta.

Il focus principale di Virgin Active, almeno sotto la guida di Branson, è rappresentato dall’Italia e dal Sud Africa. In particolare, nel nostro Paese sono già presenti 17 palestre e centri sportivi, con l’intenzione del gruppo di aprire almeno altri 20 nell’arco dei prossimi cinque anni. E il business italiano potrebbe rappresentare la base per lanciare una campagna acquisti che coinvolgerebbe il mercato svizzero.