Dai voucher baby sitter alla mini Aspi: riforma del lavoro, le modifiche

Pubblicato il 10 Maggio 2012 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Da giovedì 10 maggio il governo deposita 27 emendamenti sulla riforma del lavoro targata Elsa Fornero. Le correzioni dell’Esecutivo spaziano dai licenziamenti disciplinari alla soppressione di “refusi” come la cancellazione dell’esenzione dei ticket sanitari per i disoccupati a basso reddito, che viene reintrodotta. Ma non mancano anche novità assolute, come la possibilità di usufruire di voucher per le baby sitter, in alternativa al congedo parentale per gli undici mesi successivi al termine del periodo di maternità e l’indennità di pagamento potrà essere utilizzata anche per onorare le rate dell’asilo. Vediamoli nel dettaglio, come li propone Il Sole 24 Ore:

Licenziamenti. I giudici potranno stabilire il reintegro del lavoratore licenziato per motivi disciplinari illegittimi solo nelle tipizzazioni previste dai contratti

Processo del lavoro. Dieci giorni in più (40) per la prima udienza in primo grado; reclamo in appello entro 30 giorni. Dai capi uffici controllo serrato sul rispetto delle priorità

Conciliazioni. Conciliazione sospesa fino a 15 giorni in caso di impedimento del lavoratore. Per le Dpl nuove modalità di convocazione del datore di lavoro

Ticket sanitari ai disoccupati. Ripristinata l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari per i disoccupati e i loro familiari a carico, che era stata eliminata dal testo originario

Mini-aspi. Viene eliminata un’ambiguità per accedere alla mini-Aspi. Ancora al vaglio dei tecnici l’ipotesi di estensione del sussidio ai parasubordinati

Formazione. Un apposito accordo in Conferenza Stato-Regioni definirà le linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento

Paternità. Accanto ai voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting vengono previsti quelli per il pagamento delle rate dell’asilo

Bonus produttività. Accelerate le procedure per corrispondere le risorse destinate nel 2011 alla detassazione al 10% dei premi di produttività

Partite Iva. Tra gli emendamenti dei relatori c’è una norma che esclude dalla presunzione di subordinazione chi ha «competenze teoriche di grado elevato»

Democrazia economica. Arriva una nuova delega in materia di informazione e consultazione dei lavoratori e di definizione di misure per la democrazia economica