Caldaie e condizionatori, unico libretto dal 1 giugno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2014 - 13:55| Aggiornato il 29 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Per le caldaie nuovi libretti da giugno

Per le caldaie nuovi libretti dal 1 giugno

ROMA – Un libretto, composto da più schede modulabili a seconda delle caratteristiche dell’impianto. Quattro tipologie di rapporto di efficienza energetica, studiate per mettere a fuoco e mappare le prestazioni non solo delle tradizionali caldaie, ma anche dei sistemi di condizionamento, di teleriscaldamento e di cogenerazione.

A partire dal 1 giugno cambiano i documenti che certificano l’efficienza degli impianti installati in casa, in ufficio o in azienda. Obbligatori anche per i dispositivi di climatizzazione estiva.

Il libretto di impianto deve essere presente per tutti gli apparecchi mentre il rapporto è obbligatorio solo per i sistemi soggetti a verifiche periodiche, cioè di riscaldamento con potenza maggiore di 10 kw e di condizionamento di potenza maggiore.

Il nuovo libretto non si fonda più su due modelli (uno riferito alle centrali e l’altro al singolo impianto), ma su di un modello unico, personalizzabile, costituito da tante schede, usate e assemblate in funzione degli apparecchi e delle componenti dell’impianto.

I modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica sono, invece, quattro: il principale è per gli impianti di riscaldamento con generatore a fiamma e combustione; poi per il condizionament, il teleriscaldamento e gli impianti di co-trigenerazione.

Il libretto (che è la carta d’identità dell’apparato) viene compilato per la prima volta dall’installatore, all’atto della messa in funzione e aggiornato dal responsabile dell’impianto o dal manutentore. Con l’entrata in vigore, dal 1° giugno, del nuovo libretto, il responsabile (che nei piccoli impianti è l’utente stesso mentre in condominio può essere l’amministratore o la ditta abilitata da questi delegata) dovrà scaricare il nuovo modello di libretto dai modelli già disponibili sul sito del ministero Sviluppo economico e trascrivere sulla prima pagina di questo i dati identificativi dell’impianto così da consegnarlo, all’atto del controllo, al manutentore per l’aggiornamento.

Il rapporto di efficienza, invece, viene compilato direttamente dal manutentore, che ha anche il compito di trasmetterlo, preferibilmente in via telematica, all’ente locale che tiene aggiornato il catasto.

Nel documento è indicato il risultato dei controlli, che devono essere conformi a quanto previsto dalle norme Uni o ai limiti indicati dal Dpr 74/2013. In caso contrario, il rapporto risulterà negativo e l’impianto sarà da sostituire.