Gabriele Mainetti, Claudio Santamaria: da Jeeg Robot all’impegno ambientale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2016 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Mainetti, Claudio Santamaria: da Jeeg Robot all’impegno ambientale

Gabriele Mainetti, Claudio Santamaria: da Jeeg Robot all’impegno ambientale

ROMA – Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria: da Jeeg Robot all’impegno ambientale. Il primo è il regista del film italiano rivelazione dell’anno, “Lo chiamavano Jeeg Robot”, il secondo è il protagonista della pellicola nei panni di Enzo Ceccotti. Oltre all’amore per il cinema, entrambi sono dei paladini della sostenibilità. D’altra parte sono sempre di più le celebrities “eco-friendly”, che usano la loro visibilità per mettere in guardia dagli effetti del cambiamento climatico. Mainetti e Santanaria ne sono un esempio.

In collaborazione con il documentarista Andrea Segre, Gabriele Mainetti ha lanciato il progetto di cinema collettivo, Edison For Nature, promosso da Edison, azienda leader nel settore dell’energia, da sempre impegnata nella diffusione della cultura della sostenibilità e del risparmio energetico. La partecipazione è aperta a chiunque abbia un’idea e una storia da raccontare nell’ambito dei seguenti temi: comportamenti sostenibili, energia del futuro, innovazioni tecnologiche e mestieri legati al mondo green. C’è tempo fino al 1° settembre per inviare il proprio contributo! (SCOPRI COME PARTECIPARE). Rispetto al tema della sostenibilità Mainetti ha spiegato:

“Si dovrebbe guardare all’eco-sostenibilità in tutto quello che si fa. Certo, nel cinema c’è ancora molto da fare e i problemi sono tanti. Pensate solo alla quantità di bottigliette d’acqua che vengono distribuite tutti i giorni sul set, grande spreco di acqua e di plastica. O, ancora, quante automobili vengono utilizzate, solo perché ogni star vuole la sua, e non si tratta ancora di auto elettriche. Con il passaggio al digitale abbiamo ridotto l’utilizzo di energia, oggi esistono macchine da presa con una sensibilità maggiore e quindi un minore necessità di luci. Sarebbe necessario seguire veri e propri protocolli che permettono di ridurre i danni all’ambiente. Edison è stata la prima a proporli in modo intelligente. La direzione da seguire è questa”.

Lo scorso luglio Claudio Santamaria è stato invece uno dei protagonisti del video realizzato in occasione dei 30 anni di Greenpeace Italia. La ong in Italia conta oggi 77 mila sostenitori, oltre 600 mila cyberattivisti e una trentina di gruppi locali. “Da trent’anni non raccontiamo un pianeta migliore, lo facciamo”, è il messaggio del filmato. “Proteggere il clima globale è sembrata, in 25 anni di campagna, una missione proibitiva. Se oggi è una sfida possibile, dobbiamo ringraziare anche tante persone che con tenacia e coraggio hanno dato vita a Greenpeace in Italia e nel mondo” ha commentato Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.