Biosphera 2.0, casa con riscaldamento fatto in…casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2015 - 08:08 OLTRE 6 MESI FA
Biosphera 2.0, la casa con riscaldamento fatto in...casa

Biosphera 2.0, la casa del futuro (Foto Ansa)

Si chiama “Biosphera 2.0” ed è progetto di casa energeticamente autonoma in grado di garantire temperature ideali senza un impianto di riscaldamento tradizionale. Un modello abitativo ecosostenibile che produce più energia di quanta ne consuma. In situazioni estreme, se fa troppo caldo o troppo freddo si può ristabilire il clima idoneo con una semplice pedalata: basta montare su una speciale cyclette, che ricarica gli accumulatori di energia. “Biosphera 2.0” sarà presentata il prossimo febbraio a Courmayeur, poi a Torino e ad agosto a Rimini.

Una casa “attiva” in cui vivere, che offre comfort e temperature ideali, ovvero tra 21 e 25 gradi (umidità tra 45% e 55%). La struttura è della dimensione di un container, in cui entrano una quantità di sole e luce, studiate in base alle reazioni del nostro organismo. Rispetta inoltre tutti i criteri di sostenibilità. Come riporta l’Ansa:

“In inverno le perdite di calore per trasmissione attraverso l’involucro vengono quasi interamente compensate dagli apporti passivi gratuiti di calore per l’irraggiamento solare dalle finestre e dal calore generato dagli occupanti; l’energia necessaria per pareggiare il bilancio termico residuo viene prodotta da sistemi non convenzionali (pannelli fotovoltaici, pompe di calore)”.

L’iniziativa è stata promossa da Aktivhaus, Politecnico di Torino, Vda structure, Univda e dagli istituti Zephir, Minergie e Pefc, con il patrocinio della Regione Valle d’Aosta. Ad ispirare la realizzazione di “Biosphera 2.0” è stato il progetto Elio, vincitore di un concorso lanciato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino e dalla start up Be-eco, a cui hanno partecipato 100 studenti di architettura e ingegneria. L’idea è stata assunta come linea guida per sviluppare il modulo abitativo.

Il problema del consumo energetico è particolarmente rilevante in inverno, quando le temperature scendono e si tende a tenere accesi riscaldamenti e luci molte ore al giorno. Lo sanno bene coloro che hanno delle piccole e medie imprese: in assenza di una struttura che non sia in grado di gestire autonomamente i consumi, diventa fondamentale monitorarli. Da questo punto di vista è possibile fare affidamento sulle nuove tecnologie. Per esempio, aderendo all’offerta “myEnergy di Eni“, è possibile avere un dispositivo, “myEnergy meter“, collegato al contatore, che rileva in ogni istante i consumi e li rende disponibili sul PC o smartphone dell’utente attraverso un’apposita app. Si viene avvisati in caso di anomalie ed eccessi di consumo, così da poter individuare in modo semplice e intuitivo sprechi e inefficienze, intervenendo con la soluzione migliore per risparmiare. (SCOPRI QUI TUTTI I VANTAGGI DI myEnergy).