Bolletta energia, 230 euro in più e nascosti: paghi eolico, centrali nucleari…

Pubblicato il 6 Giugno 2013 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA
Bolletta energia, 230 euro in più e nascosti: paghi eolico, centrali nucleari

Bolletta energia, 230 euro in più e nascosti: paghi eolico, centrali nucleari

ROMA – Pale eoliche, biomasse, pannelli solari e centrali nucleari spente e smantellate. Impianti che non usiamo per produrre energia, ma che ci costano 230 euro in più l’anno nella bolletta. Sergio Rizzo del Corriere della Sera scrive che gli utenti continuano a pagare accise per lo smantellamento delle centrali nucleari e gli incentivi per le rinnovabili, dai pannelli solari alle pale eoliche e le centrali a biomasse.

Rizzo descrive i costi di tasse caricate sulle bollette degli italiani:

“L’Iva viene infatti applicata sull’importo lordo comprensivo dell’accisa: il risultato è che le famiglie pagano ogni anno sulle bollette elettriche almeno 130 milioni di imposte su una imposta. Senza contare le imprese. Guardatele con attenzione, quelle bollette, perché scoprirete cose che mai avreste immaginato. Quest’anno, per esempio, i cosiddetti «oneri generali di sistema» arriveranno a pesare sul totale per quasi il 20 per cento. Cosa sono? Voci senza alcun rapporto con il prezzo dell’energia, il costo della trasmissione o dei servizi di rete”

Sulle spalle degli italiani in crisi gravano poi in bolletta gli incentivi per le rinnovabili:

“I pannelli solari, le pale eoliche, le centrali a biomasse, ma anche le fonti cosiddette «assimilate», come gli scarti (inquinanti) delle raffinerie che tuttora godono dei contributi ecologici. Quest’anno si toccherà il record assoluto di 13 miliardi di euro, facendo salire il conto di questi «oneri generali di sistema» a ben 14 miliardi. Ovvero, 230 euro per ogni cittadino italiano. Con una progressione inarrestabile rispetto ai 93 euro del 2010, ai 125 del 2011 e ai 192 del 2012”.

Non mancano infine gli “oneri di sistema” legati allo smantellamento del nucleare:

“Ma sono tassati pure gli oneri per il nucleare: 149 milioni lo scorso anno, 255 nel 2011 e ben 410 nel 2010. Si tratta dei soldi destinati allo smantellamento delle centrali atomiche chiuse con il referendum del novembre 1987, più di venticinque anni fa. Se ne deve occupare la Sogin, società pubblica con quasi 900 dipendenti. Continueremo a pagare fino al 2021, e dobbiamo augurarci che basti”.