Casa a basso consumo energetico? Il bluff dei sopralluoghi fantasma

Pubblicato il 27 Aprile 2012 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Da quest’anno è obbligatorio per chi vende o affitta, indicare la classe energetica di appartenenza dell’immobile, ma la concorrenza tra certificatori offre la possibilità di ricevere un documento senza che nessuno abbia realmente effettuato un sopralluogo, semplicemente sulla base di dati riferiti online o telefonicamente.

Si è quindi scatenata una vera e propria corsa della concorrenza, con alcuni certificatori che addirittura offrono il servizio senza vedere l’immobile, in 24 ore e via email. Il tutto a prezzi stracciati. “Quando è nata, in questo ufficio nel 2004, la certificazione aveva lo scopo di informare il cittadino sullo stato energetico del suo edificio”, spiega a Repubblica Annalisa Galante del Sacert, l’ente che accredita i certificatori energetici in Italia. “Solo in Lombardia sono state rilasciate oltre 750mila certificazioni. La maggior parte degli immobili in Italia sono in classe G, cioè hanno un dispendio energetico di oltre 160 kWh per metro quadrato per anno. Molte certificazioni sono eseguite in modo approssimativo, e gli annunci spesso non danno valori esatti”.

In Lombardia chi non fornisce un’indicazione precisa della classe è soggetto a una sanzione che va dai 1.000 ai 5.000 euro. “Ci stiamo battendo per arginare il fenomeno delle certificazioni low cost, come di Groupon. È assurdo rilasciare certificati sulla base solo delle informazioni fornite dal proprietario o per analogia. La certificazione è uno strumento prezioso per compiere interventi per ridurre il dispendio energetico, aumentando il valore dell’immobile”.

La dichiarazione telefonica del proprietario dell’immobile e le dichiarazioni fornite dal costruttore, quando avvengono senza che sia effettuato un vero sopralluogo, non possono infatti fornire tutte le informazioni necessarie ai fini di una corretta certificazione del consumo energetico della casa.