Classe energetica: quanto risparmio nelle diverse aree geografiche italiane?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Marzo 2014 - 13:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Riscaldare una casa poco efficiente può costare dieci volte tanto una casa di classe A. Nelle aree alpina e padana, per un’abitazione di 120 mq di classe A si risparmiano 1600 euro l’anno sulla classe G, mentre nelle zone peninsulari e insulari la convenienza è di 1296 euro e 976 euro. A incidere maggiormente sulla classificazione è l’isolamento termico.

SosTariffe.it ha risposto a queste domande stimando la spesa annua per riscaldare un’abitazione tipica italiana in diverse classi energetiche e in quattro aree climatiche.

Risparmio da 1000 a 1600 euro con una buona classe energetica

L’analisi di SosTariffe.it ha rilevato che per una tipica abitazione italiana si risparmiano tra i 1000 e i 1600 euro l’anno sulle spese di riscaldamento rispetto a un’abitazione poco efficiente di pari metratura.

La tabella riassume la spesa necessaria per riscaldare una casa indipendente di 120 metri quadri di una data classe energetica in varie aree climatiche (come si può vedere nella foto).

Classi-energetiche-per-area-geografica (1)

Tabella da sos tariffe

Come si può vedere in tutte le aree esiste una forte differenza di costo tra le spese per riscaldare una casa a classe maggiore e una a classe minore. Per una casa poco efficiente si può spendere dieci volte tanto per il riscaldamento rispetto a un immobile molto efficiente.

Nelle aree Alpine e Padane, il risparmio sulla classe energetica G, per chi ha un’abitazione a classe A, è di 1600 euro l’anno, nelle aree peninsulari questa differenza è di 1296 euro, mentre nella zona climatica insulare ammonta a 976 euro annui.

Quali interventi per migliorare la classe energetica?

Non in tutte le aree geografiche sono necessari gli stessi interventi strutturali per avere una casa con una determinata classificazione energetica. Le abitazioni che si trovano nelle regioni peninsulari e insulari possono avere valori di isolamento inferiori, date le temperature invernali più miti, che riducono la dispersione di calore e il fabbisogno energetico.

Di converso, nelle aree più fredde è necessaria una combinazione di elevato isolamento termico e impianti di riscaldamento efficienti per raggiungere la classe energetica migliore.

In generale vale la regola che è l’isolamento termico a determinare la classe energetica, mentre l’impianto di riscaldamento ha un’importanza secondaria.

Investire in un impianto di riscaldamento molto efficiente, quindi, non abbasserà di molto la bolletta se le aree da scaldare sono male isolate. All’opposto, invece, una casa ben coibentata può raggiungere la “classe A” anche con un tradizionale impianto a gas in quasi tutte le zone d’Italia.

Si può facilmente calcolare che una casa inefficiente può portare ad maggiorazione sul riscaldamento di 20 mila euro in 10 anni. Un fattore da tenere in grande considerazione al momento di acquistare o affittare un immobile. Ha poca influenza invece il fatto che il costo unitario del gas è leggermente superiore al Sud rispetto al Nord: la differenza è di circa 140 euro l’anno per la classe F e si riduce progressivamente all’aumentare della classe energetica.