Descalzi (Eni): “Europa ha poca energia, serve una politica comune”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2018 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA
Claudio Descalzidell'Eni su politica energetica comune

Claudio Descalzi (Ansa)

ROMA – L’Europa è “un grande mercato, ma non abbiamo energia ed è una debolezza che non sempre viene considerata come dovrebbe”. Secondo l’ad di Eni Claudio Descalzi, intervistato da La Stampa, andrebbe invece affrontata con la “diversificazione delle fonti energetiche e la connessione delle tante infrastrutture su cui si è investito in passato. Da un punto di vista energetico siamo troppo deboli come continente per continuare con politiche energetiche nazionali. Quando si è senza energia, bisogna stare insieme. Abbiamo delle forti strutture, ma fatichiamo a interconnetterle, e lo dico pensando al gas”.

“La Spagna – osserva – è mal collegata, la Francia è divisa in tre e anche l’Italia non è ben connessa, i flussi da Sud a Nord fanno fatica. Sarebbe bene ripensare le regole, fiscali, doganali, e gestionali. Dovrebbero essere più omogenee e semplici. Un esempio emblematico di mancanza di sinergia sono gli stoccaggi di gas”.

“Una politica energetica comune europea sarebbe un’opportunità per l’Europa di essere connessa all’Africa e di avere una vera e propria diversificazione e un’opportunità per l’Italia di diventare un eccellente hub”.

Quanto al processo sul caso Nigeria, Descalzi afferma che “entriamo nella fase processuale in cui sono finite le indagini e ci sarà un dibattito. Potremmo difenderci e dire la nostra. In questi tre anni il cda e gli organi di controllo hanno fatto delle analisi esterne e interne di vario tipo che hanno verificato la correttezza dei processi seguiti. Per tre volte il cda ha dichiarato fiducia alla struttura e a me, e anche la sicurezza che le regole sono state rispettate. Detto ciò, sono sereno, aspetto il dibattimento. Come sempre rimango focalizzato sull’azienda e sulla sua crescita”