Ecobonus al 65% anche nel 2015: disguido sulle parole di Lupi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2014 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA
Ecobonus al 65% anche nel 2015: disguido sulle parole di Lupi

Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture (foto Ansa)

ROMA – Ecobonus confermati al 65% anche per il 2015: il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha voluto precisarlo, visto che alcuni giornali avevano travisato le sue parole, scrivendo che il bonus sarebbe sceso al 50% l’anno prossimo (il 50% è il rimborso per il Bonus Casa, valido solo per ristrutturazioni e mobili).

Roberta Amoruso sul Messaggero spiega i numeri prodotti dagli ecobonus negli ultimi anni:

L’ultimo aggiornamento sul rapporto fatto dal Servizio Studi della Camera e dal Cresme parla di un pacchetto incentivi fiscali tra ristrutturazioni e riqualificazione energetica che soltanto nel 2013 ha prodotto interventi per 27,5 miliardi di euro (in aumento del 40% sul 2012).

Di questi 23,5 derivano dagli investimenti in ristrutturazioni (con sgravio al 50%) e circa 4 da investimenti per la riqualificazione energetica (con sgravio 65%). Ma va detto che i fatti hanno anche superato le attese visto la fotografia scattata ad agosto scorso è andata ben oltre le stime elaborate dallo stesso Cresme a novembre del 2013 (19 miliardi di euro). Un altro capitolo fondamentale del dossier è l’aggiornamento dei numeri sulle domande presentate e sugli investimenti per l’intero periodo di applicazione degli sgravi, dal 1998 al 2013.

Ebbene, fino al 2013 per il recupero edilizio (con le differenti aliquote del 41%, del 36% e del 50%) sono state presentate 6,3 milioni di domande per un investimento complessivo di 112,9 miliardi, di cui 44,1 miliardi detraibili.

Per il risparmio energetico, dal 2007 al 2013, le domande presentate (con le differenti aliquote del 55% e del 65%) sono state 1.830.200 per un investimento complessivo di 22,9 miliardi di cui 12,9 miliardi detraibili. Vale a dire che complessivamente sono state presentate domande per oltre 8,2 milioni a fronte di un investimento da 135,6 miliardi e 57 miliardi di detrazioni. E le ricadute sull’occupazione? Sembra che l’effetto sgravi abbia generato 1,35 milioni di posti diretti (2 milioni complessivi).