Enel, risultati preliminari 2014: debito migliora, anche con ricavi giù

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Febbraio 2015 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Enel, risultati preliminari 2014: debito migliora, anche con ricavi giù

Enel, risultati preliminari 2014: debito migliora, anche con ricavi giù (foto Lapresse)

ROMA – Enel ha reso noti i risultati preliminari del 2014: ricavi e margine lordo in flessione, ma miglioramenti superiori alle attese sul fronte del debito. I risultati sono migliori delle previsioni del gruppo, ma non soddisfano la Borsa, in allarme per le indiscrezioni sulla cessione da parte del Tesoro di un’ulteriore quota del 5-6%, da realizzarsi intorno alla metà di febbraio. Il cda dell’azienda elettrica ha dato il via libera ai risultati preliminari, in attesa dell’approvazione del bilancio nella sua interezza, in agenda per il prossimo 18 marzo. I ricavi, complici la perdurante crisi dei consumi e l’effetto negativo dei cambi, sono scesi del 3,7% a 75,8 miliardi di euro, mentre l’ebitda risulta in flessione del 6% a 15,7 miliardi.

A sorpresa, invece, l’indebitamento finanziario netto, anche grazie al collocamento del 21,9% di Endesa, scende a 38 miliardi dai 39,7 miliardi del 2013 (-4,3%): si tratta di una buona notizia, dal momento che appena tre mesi fa il gruppo elettrico aveva messo le mani avanti, avvertendo che l’anno non si sarebbe chiuso ai previsti 37 miliardi, ma a 39-40. Il numero finale, invece, è una positiva via di mezzo. L’ad Francesco Starace parla quindi di “risultati solidi”, malgrado “un contesto macro economico ancora sfavorevole”. Malgrado ciò, la Borsa non ha reagito con entusiasmo. In una giornata negativa per diversi titoli, l’Enel ha fatto peggio dell’indice generale (-0,59%), lasciando sul terreno il 3,62%. A pesare potrebbero essere state le indiscrezioni sulla collocazione di un ulteriore 5-6% da parte del Tesoro: il ministero dell’Economia non commenta nel merito, limitandosi a ribadire che l’obiettivo è procedere alle migliori condizioni di mercato.

Secondo Il Sole 24 Ore, comunque, la finestra individuata per l’operazione sarebbe molto vicina: da lunedì prossimo e per le due settimane successive sarebbe il timing prescelto, con maggiore probabilità che possa avvenire tra il 16 e il 20 febbraio. La modalità individuata sarebbe un book building accelerato – in pratica una procedura per raccogliere gli ordini dagli investitori istituzionali per poi fissare il prezzo in base a vari criteri – con l’obiettivo di realizzare un collocamento lampo da chiudere in poche ore. Sarebbe per questo già stato allertato anche il consorzio di banche individuato a fine 2014 per condurre la cessione.