Energia dal Sahara: pannelli solari dalle strane forme

Pubblicato il 3 Novembre 2009 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA

Hanno forme futuriste i più innovativi impianti per produrre energia dalla luce del sole. Che siano già in uso o in fase di sperimentazione, le centrali solari del futuro, dai dischi-specchio alle torri che accumulano energia, appaiono come scenografie da film di fantascienza.

Proprio uno di questi impianti sarà costruito in Africa per il progetto “Desertec” per il quale è stato firmato il 30 ottobre a Monaco di Baviera l’accordo tra le 12 società interessate e la fondazione “Desertec”. Una galleria fotografica, pubblicata sul sito di NewScientist, presenta, con suggestive foto, i quattro impianti solari tra cui si dovrà scegliere, spiegando pro e contro di ciascuno.

L’impianto americano National Solar Thermal Test Facility di Albuquerque, in New Mexico, è realizzato con dei dischi solari giganti che riflettono i raggi verso un braccio che sporge al centro del disco. All’estremità del braccio si trova un ricevitore che raccoglie il calore. Tra i vantaggi di questo impianto ci sono la possibilità del disco di ruotare seguendo il sole e la capacità di operare ad altissime temperature. Con una struttura modulare e facilmente espandibile, questo impianto richiede poca acqua. Tra i contro, invece, l’impossibilità di accumulare calore quindi di fornire energia in assenza del sole.

La centrale di Sanlucar la Mayor vicino Siviglia, in Spagna, conosciuta come PS10 e costruita dalla compagnia spagnola Abengoa Solar, è formata da un gigantesco “monolite” che raccoglie i raggi riflessi da 624 specchi ruotanti. La torre è alta 115 metri ed è sovrastata da un ricevitore e dalle turbine che producono energia. Tra i vantaggi di questo impianto ci sono la possibilità di operare ad alte temperature e di accumulare energia; tra gli svantaggi: l’enorme quantità di acqua che l’impianto richiede e il fatto che solo centrali molto grandi riescono ad essere efficienti a livello costo-beneficio.

La centrale di Bakersfield, in California, conosciuta come Kimberlina e costruita dalla Ausra, è formata da un “letto” gigante di pannelli posizionati in piano. La distesa di pannelli è sovrastata da tubi in cui scorre l’acqua che, con il vapore, muove turbine per una potenza fino a 5 Megawatts. Relativamente economico, questo impianto può essere adattato per accumulare l’energia. Tra gli svantaggi: la bassa capacità di riflettere i raggi, che porta ad una minore efficienza dell’impianto, la mancanza di sviluppo commerciale e l’alta richiesta di acqua.

Il Nevada Solar One, nel deserto del Nevada, è una parabola gigante che produce 64 Megawatts di potenza, abbastanza per soddisfare 14.000 famiglie. Costruito dalla spagnola Acciona, Solar Power è una centrale formata da 760 parabole con 182.000 specchi che concentrano i raggi in tubi collettori pieni di olio che, riscaldato, fa bollire l’acqua. È un sistema ben sviluppato e commercialmente disponibile. Può immagazzinare il calore e può dunque produrre energia anche in assenza di sole. Tra gli svantaggi c’è l’alta quantità richiesta di acqua.

Ecco qui le foto dei quattro impianti: