Energia: il 72% degli italiani è a favore del fotovoltaico

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA

I pannelli solari fotovoltaici piacciono al 72% degli italiani e più del 75% ritiene che gli incentivi costituiscano un segnale positivo del Governo. Per l’88%, inoltre, la facilità nell’espletare le pratiche burocratiche rappresenta un elemento cruciale per incoraggiarne l’installazione. Dal sondaggio d’opinione dell’Istituto di Ricerca ISPO emerge che ben l’89% degli italiani è consapevole che l’energia solare rispetta l’ambiente e per l’86% il fotovoltaico è un sistema di produzione d’energia molto efficiente.

Il 79% reputa i costi di installazione dei pannelli fotovoltaici ancora troppo gravosi per i singoli individui mentre l’85% ha paura di perdere eventuali incentivi qualora si verificassero delle modifiche normative. L’Italia gioca un ruolo da protagonista nel fotovoltaico e, con 1.142 MWp di potenza installata cumulata a fine 2009, si colloca al 5 posto nella graduatoria mondiale.

Guardando alla nuova potenza installata, in corso d’anno, l’Italia è salita dal 4 posto nel 2008 con 338 Mwp e al 2 posto a livello mondiale nel 2009, con 720 MWp. Il parco impianti è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente e la loro produzione di energia elettrica addirittura triplicata.

“Il 2011 rappresenterà un anno molto importante per l’industria fotovoltaica italiana – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente dell’Associazione Energia di Anie, all’incontro ‘Il fotovoltaico e la rete elettrica: prospettive per l’industria e soluzioni per il mercato ‘ organizzato dal Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane) -. Il nuovo sistema di incentivazione (in fase di approvazione) dovrà rispecchiare i reali andamenti dei prezzi dei componenti e dei sistemi. Allo stesso tempo le molte aziende italiane dovranno iniziare ad adottare modelli di business flessibili in modo tale da poter far fronte al consolidamento del mercato ed essere nelle condizioni ottimali per guardare oltre i confini nazionali”.

L’adozione di un corretto regime tariffario avrebbe poi importanti ricadute anche in altri campi; mantenendo un adeguato sostegno al fotovoltaico si garantirebbe la creazione, lungo tutta la filiera, di almeno 90.000 posti di lavoro da qui al 2020. L’incentivazione, inoltre, assicurerebbe entrate nelle casse dello Stato per 521 milioni di euro, come IVA sugli investimenti dell’industria, da sommare ai 156 milioni di euro risparmiati per le emissioni nocive di CO2 evitate e 1,28 miliardi di euro di riduzione delle importazioni energetiche.

Lo studio dimostra altresì come l’aumento della quota di elettricità fotovoltaica porterà forti benefici al Sistema Italia garantendo, sempre in prospettiva 2020, la copertura del 5% del fabbisogno elettrico nazionale. “Introducendo tariffe adeguate all’evoluzione dei prezzi di mercato – ha spiegato Gert Gremes, Presidente Gifi-Anie – ma, soprattutto, nel caso venisse eliminato il limite alla potenza incentivabile, il mercato potrebbe aprirsi ad una crescita esponenziale: 15 GWp installati al 2020, ovvero oltre 12 volte la quota raggiunta oggi”.