Eni e tangenti, accordo raggiunto con il governo nigeriano: sanzione da 30 milioni di dollari

Pubblicato il 20 Dicembre 2010 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA

La Snamprogetti Netherlands B.V., società coinvolta nella vicenda di corruzione internazionale al centro dell’udienza preliminare che si è tenuta oggi, 20 dicembre, in Tribunale a Milano, ha firmato un accordo con il Governo Federale della Nigeria per chiudere il procedimento giudiziario aperto dalle autorità nigeriane, con una sanzione pecuniaria di 30 milioni di dollari. Lo si legge in un comunicato di Eni e Saipem, la società che ha incorporato Snamprogetti Netherlands.

Snamprogetti Netherlands B.V., si spiega nella nota, ”ha firmato un accordo transattivo con le Autorità nigeriane in merito alla risoluzione dell’inchiesta condotta sulle attività di Snamprogetti Netherlands B.V. come membro del consorzio TSKJ (partecipato anche dall’americana KBR, dalla francese Technip e dalla giapponese JGC) in relazione alla realizzazione di impianti per il gas naturale liquefatto a Bonny Island, in Nigeria”.

In seguito all’accordo, il ”Governo Federale di Nigeria ha rinunciato a proseguire qualsiasi azione penale e civile, in qualunque giurisdizione, nei confronti di Snamprogetti Netherlands BV. Nell’accordo le Autorità nigeriane riconoscono inoltre che le condotte addebitate sono terminate il 15 giugno 2004”.

Inoltre, si legge ancora nel comunicato, ”con la cessione intervenuta nel 2006 di Snamprogetti S.p.A., controllante della Snamprogetti NetherlandsBV, a Saipem S.p.A., Eni ha concordato di indennizzare Saipem per i costi risultanti dalle indagini relative al consorzio TSKJ avviate nel corso del 2004. Conseguentemente la sanzione non avrà impatto sul conto economico e sullo stato patrimoniale consolidati del gruppo Saipem”.

Infine, fa sapere Eni, ”dal tempo delle azioni contestate, Snamprogetti Netherlands B.V. ha realizzato sostanziali miglioramenti ai propri programmi in materia di compliance anche per quanto riguarda le norme anticorruzione”.

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