Eni, utile del trimestre sale ad oltre un miliardo: +15%

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2019 - 15:46| Aggiornato il 9 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Eni ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto in crescita del 15% a 1,09 miliardi di euro, corrispondenti a 0,3 euro di utile per azione. Lo annuncia il gruppo in una nota, indicando anche un utile rettificato in rialzo dell’1% a 992 milioni e un calo del 2% della produzione di idrocarburi a 1,83 miliardi di barili.

Il tasso di cambio considerato da Eni per il primo trimestre dell’anno è risultato in calo dell’8% a 1,13 dollari per 1 euro, mentre il prezzo del greggio (Brent) è salito del 2% a 55,65 dollari per barile a fronte di un calo del 5% a 63,2 dollari al barile.

In crescita dell’8% a 3,27 miliardi il flusso di cassa netto prima della variazione del capitale di esercizio, sceso invece del 4% a 2,09 miliardi per la sola attività operativa.

In rialzo del 4% a 1,84 miliardi gli investimenti tecnici e in partecipazioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso del 23% a 8,67 miliardi prima delle passività ed è salito del 29% a 14,49 miliardi dopo queste ultime. In crescita del 9% a 52,77 miliardi il patrimonio netto del gruppo. 

Soddisfazione da parte dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che parla di “eccellente performance industriale e finanziaria realizzata da Eni nel primo trimestre del 2019”. In particolare, sottolinea l’a.d., “il business E&P (esplorazione e produzione, ndr), in presenza di uno scenario di mercato sostanzialmente invariato, migliora i propri risultati economici del 25% rispetto al primo trimestre 2018, a conferma di una generazione di cassa ad anno intero in crescita. Anche i risultati del settore G&P (gas ed elettricità, ndr) sono in miglioramento” secondo Descalzi, con “l’utile operativo aumentato del 16% a 372milioni di euro”. Un risultato che dà al management “ulteriore conforto sul conseguimento dell’obiettivo di 500milioni di risultato ad anno intero”.

Secondo Descalzi Eni “conferma la qualità e la robustezza del proprio portafoglio, capace di coprire nel 2019 costi, investimenti e dividendi ad un prezzo del Brent di 55 dollari al barile. Ed è in grado di generare cassa in eccesso in caso di prezzi superiori come nel momento attuale”.

“Il downstream R&M (raffinazione e vendita, ndr) e Chimica – prosegue – attenua l’effetto di uno scenario recessivo per i margini e mantiene l’aspettativa di un ampio recupero nei prossimi 9 mesi, soprattutto nella Raffinazione e nel Marketing Oil”. Secondo Descalzi “complessivamente, la gestione del primo trimestre ha generato un flusso di cassa da risultato di 3,42 miliardi di euro, in crescita dell’8% e superiore di 1,5 miliardi agli investimenti di periodo, che sono stati pari a circa 1,9 miliardi, in linea con le aspettative di un valore di 8 miliardi ad anno intero”.  (Fonti: Ansa, Eni)